Sessantuno anni dopo, riecco un italiano in semifinale a Wimbledon: oggi è Matteo Berrettini che dovrà vedersela con il polacco Hurkacz, nel 1960 ci era riuscito Nicola Pietrangeli, che resta il più grande tennista italiano di tutti i tempi ma non è più solo a Wimbledon, anzi si augura che Berrettini possa migliorare il suo record e raggiungere la finale sull’erba più famosa del tennis mondiale. Nicola Pietrangeli a ilfattoquotidiano.it ha fatto i complimenti al suo erede: “Questo di Berrettini è un traguardo eguagliato. Se andrà in finale sarà un evento storico. È una cosa molto bella, una propaganda per lo sport e, specialmente, per il tennis. Ora non bisogna sedersi sugli allori perché la semifinale non è facile. È stato bravo Berrettini. Ha avuto anche un sorteggio favorevole però bisogna farlo un risultato del genere”. Sull’esito della semifinale Berrettini Hurkacz non si sbilancia perché il polacco “non è un avversario facile”, tuttavia il traguardo raggiunto da Berrettini conferma che il movimento italiano del tennis maschile è davvero in salute e Nicola Pietrangeli ha ottime sensazioni per il futuro, sia in Coppa Davis (“anche se è diventata una farsa”), sia in ottica Slam.
BERRETTINI HURKACZ NELLE PAROLE DI NICOLA PIETRANGELI
Nel 1960 Nicola Pietrangeli perse contro Rod Laver (4-6 6-3 8-10 6-2 6-4) a Wimbledon, senza troppi rimpianti perché quando “uno perde 6-4 al quinto contro il signor Laver non è che hai perso contro uno qualsiasi. Dispiace molto perché ce la potevo fare. Laver sapeva fare bene tutto. È stato un fenomeno”, anche se quell’anno perse in finale contro Neale Fraser. Berrettini Hurkacz sarà un’altra storia, perché sono passati 61 anni e perché l’erba di Wimbledon è più lenta. Questo, secondo Nicola Pietrangeli, non è stato però un vantaggio per l’azzurro: “Non credo che l’omologazione delle superfici abbia aiutato Berrettini a fare questa semifinale. Anzi, è il contrario. Secondo me Berrettini vorrebbe che il campo fosse ancora più veloce perché il 75% della sua forza è il servizio. Più il campo è veloce e più a lui va bene. Se hai un servizio come il suo, che va a 220 chilometri orari ogni volta, hai un bel vantaggio”. Infine Pietrangeli rivolge un pensiero a Roger Federer, eliminato ai quarti proprio da Hubert Hurkacz: “Mi spiace che non abbia fatto fare un game a Federer nel terzo set. A Federer non si può dare 6-0 sul campo centrale di Wimbledon. Semplicemente non si fa. È una ‘cosa vietata’. Tanto il polacco avrebbe vinto uguale, ma oggi lo sport è diverso”.