Fra i tanti progetti a cui sta lavorando l’esercito americano vi sarebbe anche quello riguardante una pillola “anti-invecchiamento”, con l’obiettivo di ridurre appunto gli effetti dell’invecchiare o inibirli. Come scrive Dagospia citando il tabloid britannico Daily Mail, il farmaco miracoloso sarebbe al lavoro presso i laboratori del SOCOM, il Comando Operazioni Speciali, e rientra nel progetto del Pentagono che ha l’obiettivo di «migliorare le prestazioni umane». Il farmaco agirebbe attraverso l’aumento dei livelli di un composto che dovrebbe essere in grado di ridurre l’infiammazione, quindi rallentare la neurodegenerazione e ringiovanire le cellule, e gli studi dovrebbero partire all’inizio del 2022, l’anno prossimo.
Se gli studi dovessero dare le risposte sperate, la pillola potrebbe “ritardare veramente l’invecchiamento e prevenire l’insorgenza di lesioni, cambiando incredibilmente le regole del gioco”, così come affermato da Lisa Sanders, direttore della scienza e della tecnologia per le forze operative speciali, acquisizione, tecnologia e logistica a Breaking Defense. Stando a quanto specificato dal comandante della Marina Tim Hawkins, la pillola si baserebbe su una «piccola molecola delle prestazioni umane. Questi sforzi – ha aggiunto – non riguardano la creazione di tratti fisici che non esistono».
PILLOTA ANTI-INVECCHIAMENTO IN STUDIO PRESSO L’ESERCITO USA: “MIGLIORERA’ QUELLE CARATTERISTICHE CHE…”
«Si tratta di migliorare le caratteristiche delle prestazioni che in genere diminuiscono con l’età. Essenzialmente – ha proseguito – stiamo lavorando con i principali partner del settore e istituti di ricerca clinica per sviluppare un nutraceutico sotto forma di pillola che sia adatto a una varietà di usi da parte di civili e militari, e i cui benefici risultanti possono includere migliori prestazioni umane, come maggiore resistenza e recupero più rapido dall’infortunio».
Quindi il comandante Hawkins ha aggiunto e concluso: «Abbiamo completato gli studi preclinici sulla sicurezza e sul dosaggio in previsione dei successivi test delle prestazioni nell’anno fiscale 2022». Senza dubbio una pillola stupefacente quella su cui sta lavorando l’esercito Usa e che si spera possa avere molte altre applicazioni oltre a quella militare.