Gianluca Vialli è stato uno dei grandi protagonisti della vittoria dell’Italia a Euro 2020. L’ex calciatore, impegnato nella lotta contro il cancro, è stato elogiato da tutti: Mancini (il loro abbraccio ha commosso il Paese), calciatori, dirigenti e anche semplici tifosi. Anche il presidente Mattarella gli ha rivolto un pensiero al Quirinale: «Un ringraziamento speciale va anche a Gianluca Vialli per aver espresso tutte le emozioni che condividevamo».
Ancora una volta Gianluca Vialli si è dimostrato un grande esempio per tutti e Regione Lombardia è pronta ad assegnargli il riconoscimento più importante della sua istituzione, ovvero il “Premio Rosa Camuna”. Queste le parole del governatore Attilio Fontana: «Un premio alla brillante carriera sportiva, per la ‘più importante battaglia’ della sua vita e ora per il contributo fondamentale agli azzurri come amico, guida umana e ispiratore tecnico-tattico del CT Roberto Mancini. Gianluca Vialli è stato senza dubbio un valore aggiunto importante per questa vittoria e per questa Nazionale dal cuore grande. Non appena sarà disponibile lo aspetto a Palazzo Lombardia per consegnarli il premio e ringraziarlo personalmente a nome di tutti i lombardi». (Aggiornamento di MB)
GIANLUCA VIALLI, L’UOMO IN PIU’ DELLA NAZIONALE
Anche per Gianluca Vialli questa sarà una sera speciale: la finale Italia Inghilterra si gioca a Wembley per decretare la squadra vincitrice degli Europei 2020 e ci sono tante storie da raccontare riguardo l’ex bomber di Sampdoria e Juventus, oggi capo delegazione della Nazionale italiana allenata dal suo grande amico Roberto Mancini, con il quale da calciatore ha condiviso anni meravigliosi con la maglia della Sampdoria, trascinata proprio dalle prodezze di quella coppia d’oro. Wembley per Vialli e Mancini ricorda il punto forse più alto della loro Sampdoria ma anche una grande amarezza, cioè la finale di Coppa dei Campioni 1992 raggiunta dai blucerchiati campioni d’Italia, ma persa ai tempi supplementari contro il Barcellona. Quella tra l’altro fu pure l’ultima partita in coppa per Vialli e Mancini, dal momento che nella stagione successiva Gianluca si trasferì alla Juventus. Dunque, 29 anni dopo ecco un’altra finale a Wembley per il riscatto, magari anche pensando ai Mondiali di Italia 1990 che li vide entrambi comprimari delle Notti Magiche. Per Gianluca Vialli poi c’è il brivido della sfida all’Inghilterra, dove è stato calciatore e allenatore del Chelsea e poi tecnico anche del Watford.
GIANLUCA VIALLI: L’AMICIZIA CON ROBERTO MANCINI E LA LOTTA AL CANCRO
Tutto questo però ancora non basta, perché Gianluca Vialli sta combattendo anche una battaglia ancora più importante di una finale Italia Inghilterra degli Europei a Wembley, cioè quella con un cancro al pancreas. Una guerra lunga e difficile, considerando che Gianluca Vialli si è ammalato nel 2017 e quattro anni sono un periodo lunghissimo in quelle condizioni. L’ex attaccante ne ha parlato anche di recente, spiegando quale sia il suo atteggiamento nei confronti della malattia: “Io con il cancro non ci sto facendo una battaglia perché non credo che sarei in grado di vincerla, è un avversario molto più forte di me. Il cancro è un compagno di viaggio indesiderato, però non posso farci niente. È salito sul treno con me e io devo andare avanti, viaggiare a testa bassa, senza mollare mai, sperando che un giorno questo ospite indesiderato si stanchi e mi lasci vivere serenamente ancora per tanti anni perché ci sono ancora molte cose che voglio fare”. Per una di queste, il giorno è già arrivato e viverlo al fianco del grande amico Roberto Mancini sarà speciale: Gianluca Vialli ha compiuto gli anni l’altro ieri e il Mancio gli ha fatto una dedica speciale, ma il regalo più bello sappiamo quale sarebbe…