Sono ancora polemiche alla vigilia della finale degli Europei 2020 tra Italia e Inghilterra, dove gli azzurri dovrebbero, con tutta probabilità inginocchiarsi in solidarietà con il gruppo inglese, che nelle sei partite disputate finora si è sempre inchinato, in sostegno del movimento Black Lives Matter. Solo ieri a far esplodere ancora il dibattuto è stato Vittorio Sgarbi che ai microfoni dell’Adnkronos, con parole forti ha invitato la nazionale italiana a non inginocchiarsi questa sera a Wembley, spiegando pure che “ci si inginocchia solo davanti a Dio”. Sgarbi infatti ha affermato che: “L’inginocchiamento è un atto servile e, siccome è un atto religioso, uno lo si riserva a Dio. Ogni altro inginocchiamento è diminuito della dimensione umana”.
SGARBI: “L’ITALIA NON SI INGINOCCHI, LO SI FA SOLO IN CHIESA”.
Non è la prima volta che Sgarbi, in maniera estremamente polemica chiede alla nazionale italiana di non inginocchiarsi prima delle partite degli Europei 2020. Solo lo scorso 3 luglio, dopo l’incontro per i quarti di finale con il Belgio (dove gli azzurri si erano inginocchiati, in solidarietà con i Diavoli rossi), Sgarbi aveva ancora tuonato: “Ci si inginocchia in chiesa. Ma questa sta diventando una moda e quindi perde la sua dignità. Il rituale dell’inginocchiarsi però è proprio della Chiesa, nel senso che ci si inginocchia solo davanti a Dio perché si riconosce la sua superiorità”. Va pure detto che Sgarbi non è stato l’unico nelle ultime ore a chiedere a gran voce che la nazionale di Mancini rinunci a tale gesto, prima della finale di Euro2020 di questa sera contro l’Inghilterra. Vittorio Feltri sempre all’Adnkronos ha affermato: “Questo è un atteggiamento conformistico che crea una moda stupida. Ce ne sono già tante di mode anche nel linguaggio e in politica. Quindi basta per favore. Che non si facciano più queste sceneggiate che ci rendono ridicoli. Non ci si inginocchia più neanche in Chiesa”.