Siamo pronti ad approdare allo stadio di Wembley per la finale degli Europei 2020 tra Italia e Inghilterra e dove certo questa sera sventoleranno migliaia bandiere inglesi: sotto al classico vessillo con la croce rossa su campo bianco gli uomini di Gareth Southgate sono pronti a regalare emozioni, ma, caso curioso, questa è icona che nasconde certo una storia ben unica, tutta italiana. La Croce di San Giorgio infatti è dal 1190 stemma anche dei regnanti di Londra, ma le sue origini sono genovesi: esaminando la storia dell’iconica bandiera, sappiamo infatti che il vessillo era in uso nella città già in epoca bizantina, ma è sicuramente attestato nella città a partire dal 1096. La bandiera presto divenne simbolo unico di Genova e pure ebbe presto valore di difesa automatica: appena le navi nemiche avvistavano la bandiera biancorossa, subito fuggivano, intimorite di un potenziale conflitto con la potentissima Repubblica marinara. Come abbiamo aggiunto, è stato solo nel 1190 che lo stemma venne “prese a prestito” da Riccardo I detto Cuor di Leone: dietro un tributo annuario da versare nelle casse della Repubblica ligure i regnanti inglesi avrebbero ottenuto l’uso dell’iconico vessillo.
BANDIERA INGLESE È GENOVESE: NEL 2018 IL SINDACO LIGURE CHIESE GLI ARRETRATI
Sotto la bandiera di San Giorgio si identificano molte paesi e città, ma è indiscutibile Che il vessillo sia in primis indicativo della città di Genova come dell’Inghilterra: due realtà legate, come abbiamo visto prima, da un accordo, stretto già più di 800 anni fa. E su cui pure in anni recenti vi è stato molto di cui discutere, specie per quanto riguarda il mancato versamento da parte della corona inglese del “tributo” concordato ancora nel 1190, che da vero e proprio canone con il passare del tempo è diventato una specie di “regalo”. Era infatti stato nel 2018 che il sindaco di Genova Marco Bucci, tra il serio e il faceto, aveva chiesto pubblicamente alla corona inglese gli arretrati del canone di affitto per la bandiera biancorossa, che i regnanti inglesi si sono “scordati” di versare ormai da 247 anni (all’epoca dei fatti). All’epoca il primo cittadino aveva poi dichiarato sulle colonne de IlQuotidiano: “Abbiamo ricevuto una lettera direttamente da Buckingham Palace. La famiglia reale ringrazia per la ricerca approfondita che abbiamo svolto sugli scambi del passato e l’organizzatore dei viaggi reali sta ipotizzando un soggiorno di qualche membro della famiglia reale qua a Genova. Ma sulle nostre rivendicazioni di tipo economico non abbiamo avuto risposte precise”. Pur mancando il riscontro economico, allora la bandiera di Genova comunque salì sugli onori della cronaca anche britannica, e a lungo si parlò di tale simpatico episodio.