Cochi e Renato sono finiti nel mirino degli animalisti per la loro canzone “La gallina”, contenuta nell’album “Il poeta e il contadino”, che fu pubblicato nel 1973 e realizzato in collaborazione con il compianto Enzo Jannacci. Il testo del brano è stato messo sotto accusa dall’Aidaa (Associazione italiana difesa animali e ambiente), in quanto è stato giudicato offensivo nei confronti degli animali e tutto il disappunto dei componenti del sodalizio è stato esternato e manifestato attraverso un dettagliato comunicato stampa pubblicato sul sito internet dell’associazione.
“La canzone ‘La gallina’, cantata da Cochi e Renato e scritta insieme a Jannacci, è un inaccettabile insulto agli animali – si legge nella nota –, in particolare nella strofa dove si dice che ‘La gallina non è un animale intelligente, lo si vede da come guarda la gente’. Per questo motivo andrebbe perlomeno modificata, togliendo dalla stessa strofa la parola ‘non’, in quanto in quella negazione sta l’insulto verso i polli e le galline”.
COCHI E RENATO, ANIMALISTI VS LA GALLINA: “OGGI I TEMPI SONO CAMBIATI”
Gli animalisti hanno poi proseguito la loro personale “offensiva” nei confronti della canzone “La gallina” di Cochi e Renato dicendo di rendersi conto del fatto che si tratti di un singolo di altri tempi, in cui il rispetto per gli animali non esisteva: “Erano altri tempi, tempi in cui l’amore per gli animali e il rispetto per loro erano cosa per pochi. Se allora questo linguaggio era prassi comune, oggi i tempi sono cambiati, così come è cambiato il linguaggio e la percezione del sentire comune verso le altre creature che popolano la terra”.
Parole molto dure, alle quali ha fatto seguito un’esortazione finale, rivolta agli interpreti di quello che, in quel periodo, fu un autentico successo musicale, giunto fino ai giorni nostri: per l’Aidaa sarebbe il caso di superare definitivamente, anche con delle modifiche, canzoni “che allora facevano sorridere, ma che oggi rischiano invece di far piangere la stragrande maggioranza degli italiani”.