E’ fondamentale bloccare la circolazione della variante Delta del covid il prima possibile, evitando che si infettino anche i vaccinati e che i contagi tornino a crescere a dismisura. A sostenerlo sono numerosi esponenti della comunità scientifica italiana e internazionale, fra cui anche Antonio Cassone, membro dell’American Academy of Microbiology, che ha esternato la propria tesi attraverso le colonne del quotidiano Repubblica.
“La variante delta – scrive – ha acquistato, rispetto alla alfa, la capacità di infettare efficientemente anche i soggetti vaccinati, ha cioè il potenziale di causare una infezione di massa della popolazione, vaccinata e non vaccinata, se lasciata libera di circolare”, inoltre, c’è da considerare la parte della popolazione non vaccinata o che non ha ancora chiuso il ciclo vaccinale “Senza contare la sfuggevole presenza, nel nostro come in altri Paesi europei, di un alto numero di immigrati irregolari non vaccinati”. Ecco perchè, come specifica Cassone, allo stato attuale risulta “Irragionevole, se non propriamente delittuoso, dare libera circolazione a questa variante nel momento che sia diventata dominante. Urge prendere misure di contenimento, come fatto in altri Paesi”.
CASSONE: “VARIANTE DELTA VA BLOCCATA, SERVE UN VACCINO DIFFERENTE”
Dubbi permangono anche sulla terza dose del vaccino anti-covid, spesso e volentieri chiacchierata negli ultimi mesi “Non è chiaro perché un richiamo dello stesso vaccino possa dar luogo a risposte anticorpali e cellulari diverse in specificità e funzionalità tali che possano bloccare il potenziale infettivo della variante Delta – dice Cassone – a meno che non venga usato un vaccino con l’mRNA dello spike della variate Delta, ma non mi risulta sia già pronto, neanche in Israele”.
La migliore soluzione sarebbe attendere un vaccino diverso con uno spike differente, come il vaccino Novavax, o uno dei vaccini cinesi come il Coronavac, costituito dall’intera particella virale inattivata. Ma è possibile che se il covid continui a mutare divenendo resistente ai vaccini? L’esperto parla di affermazione non “strabiliante” quindi plausibile: “Noto infatti che tutti Paesi stanno cercando di vaccinare al massimo le loro popolazioni e di certo questo esercita sul virus che circola una elevata pressione selettiva”. Il virus, del resto, è in grado di individuare una possibile modifica della struttura dello spike virale e ciò accadrà se “lo si lascerà circolare liberamente”.