Ddl Zan, la trasformazione del Pd e il rapporto con Letta, Matteo Renzi a 360° ai microfoni di Tg2 Post. Il leader di Italia Viva ha esordito parlando della serenità ritrovata tra Grillo e Conte: «Io non ho nulla contro Giuseppe Conte, penso che vederlo parlare con Grillo sia un fatto positivo per il M5s. Io sono molto tranquillo quando vendo Conte parlare con Grillo, ma poi a parlare con Biden ci va Draghi. Secondo me Draghi è decisamente più all’altezza di Conte per gestire il Paese. Qualche settimana fa Grillo diceva che Conte non aveva capacità politica e leadership, l’altro gli diceva che era un “padre padrone”, ora è scoppiata la pace. Se Conte e Grillo vanno d’amore e d’accordo è un bene, basta che il governo lo guidi Draghi».
Matteo Renzi si è poi soffermato su quanto sta accadendo a Cuba: «Il comunismo ha fallito. Il comunismo ha fallito, la libertà economica e di democrazia si imporrà a Cuba. Nelle prossime ore accadranno cose ben più grandi in termini di concessione. Io sono stato il primo premier ad andare in visita a Cuba, in accordo con Obama, ma il processo di cambiamento è proseguito troppo lentamente. Cuba è un’isola meravigliosa, ha potenzialità, penso che nelle prossime stagioni la svolta democratica e liberale permetterà ai cubani di non soffrire la fame. Penso che sia un passaggio storico».
MATTEO RENZI: “PD STA DIVENTANDO COME IL M5S”
«Bisogna smetterla con l’ipocrisia, la politica è una cosa complessa, non si può vivere con hashtag e tweet», ha aggiunto Matteo Renzi nella lunga intervista: «Non c’è assolutamente un avvicinamento a Salvini. C’è un fatto politico: non è Italia Viva che si avvicina alla Lega, ma è il Pd che sta diventando la stessa cosa dei 5 Stelle. Nel 2018 non siamo stati eletti per fare il reddito di cittadinanza o la prescrizione di Bonafede. Io con Salvini ci litigo fin da quando ero alle prime armi, ce ne siamo dette di tutti i colori. Io sono l’unico ad averlo affrontato pubblicamente. Su alcuni temi, come il ddl Zan, non è che sono vicino a Salvini, ma sono vicino alle persone che possono avere una legge contro i crimini d’odio. Ma servono i voti: io preferisco un uovo oggi che una gallina che non arriverà mai domani». Poi Matteo Renzi ha parlato di Enrico Letta: «Lo scontro era sulle tasse, lui aumentò l’Iva nel 2013 ed ero contrario. Anche oggi abbiamo qualche opinione diversa. Il rapporto è buono dal punto di vista personale e politico, siamo impegnati a dare una mano a Draghi. Non condivido le sue posizioni ma lo rispetto».