Renzo Arbore, uno dei grandi protagonisti della storia della musica e della televisione italiana, ha recentemente ricordato la figura di Raffaella Carrà, morta alle 16.20 di lunedì 5 luglio 2021 in seguito a una grave malattia della quale in pochi erano al corrente per esplicita volontà della regina del piccolo schermo, che aveva voluto celare la patologia dalla quale era affetta per non turbare i suoi fan.
Successivamente alla notizia della scomparsa della Carrà, Arbore ha rilasciato alcune dichiarazioni cariche di emozioni e di sentimento ai microfoni dell’agenzia stampa nazionale Adnkronos, ricordando con immenso affetto la figura della soubrette: “Siamo addoloratissimi, era un simbolo, il simbolo della bella televisione, o meglio, di quella che era la più bella televisione del mondo, quella della Rai. Con lei si chiude il sipario su quel tipo di bella televisione: educativa, istruttiva, elegante, allegra, semplice, ma musicale. Gli storici credo che, con la scomparsa di Raffaella, parleranno della fine di quella che è stata la bella époque della televisione”.
RENZO ARBORE E IL RICORDO DI RAFFAELLA CARRÀ: “IN PISCINA GIANNI BONCOMPAGNI MI FACEVA CONFIDENZE…”
Nell’ambito della chiacchierata con Adnkronos, per Renzo Arbore si è palesata anche l’occasione di lasciarsi andare anche ad alcuni ricordi del suo passato, che si è intrecciato numerose volte con quello do Raffaella Carrà: “C’è l’immenso dolore di aver perso una collega, perché era di quella generazione che è stata decimata e che io ho ricordato nel programma dedicato a Gianni Boncompagni ‘Non è la Bbc’, dove lei, per la prima volta, ha parlato dell’amore per Gianni”.
Tra i ricordi che legano Arbore alla conduttrice di “Milleluci”, vi sono anche alcuni momenti trascorsi lontano dai riflettori, all’insegna della spensieratezza e del divertimento: “Rammento Raffaella e le giornate passate in piscina da Gianni, con Marenco… Le confidenze che mi faceva Boncompagni su di lei”. Per il cantautore quello è stato senza ombra di dubbio il periodo più bello della tv, quella di Bernabei e di Agnes, “la bella televisione. La morte di Raffaella è un grandissimo dolore”.