Vincenzo Nibali, campionissimo del ciclismo italiano, soprannominato lo Squalo dello Stretto per via delle sue origini siciliane, è pronto a disputare le Olimpiadi di Tokyo 2020, che scatteranno tra pochi giorni e alle quali gli Azzurri delle due ruote non motorizzate approdano cullando il sogno di una medaglia. “Sto molto bene. Tutto sta procedendo al meglio, secondo il programma che abbiamo stilato – ha dichiarato il corridore ai microfoni dell’agenzia di stampa Adnkronos –. L’obiettivo è tutto ancora da definire, ma siamo carichi: cercheremo tutti di dare il massimo e come squadra di ottenere una medaglia. Non sarà molto semplice, ma l’idea è quella. Penso che sia normale e che valga per tutte le Nazionali”.
L’atleta sembra avere completamente recuperato dai problemi fisici che l’hanno accompagnato nell’ultimo periodo, nel quale i risultati hanno stentato ad arrivare, ma la speranza è che Nibali si sia tenuto i fuochi d’artificio per la spedizione in landa nipponica, dove l’Italia ambisce a recitare un ruolo da protagonista assoluta, sulla scia del trionfo ottenuto otto giorni fa a Wembley dagli uomini di Roberto Mancini.
VINCENZO NIBALI: “FAREMO IL MASSIMO PER VINCERE”
Nel prosieguo della sua chiacchierata con i colleghi dell’Adnkronos, successiva al suo approdo nel villaggio olimpico, Vincenzo Nibali ha sottolineato che per lui non si tratta della prima Olimpiade in assoluto, quindi l’emozione è un po’ differente rispetto a quella che prova chi è al debutto nella manifestazione a cinque cerchi. Tuttavia, c’è sempre “quella attenzione per un evento di così grande importanza. L’assenza di pubblico purtroppo c’è e nel nostro sport da lungo tempo abbiamo vissuto questo aspetto. Anche alle Olimpiadi di Pechino comunque ricordo che, essendo in una zona molto turistica, la prova su strada era chiusa. Ci siamo ormai abituati, faremo il massimo”.
Durante la chiacchierata, ha preso la parola anche il ct Davide Cassani, il quale ha spiegato che i suoi ragazzi stanno tutti molto bene, dicendo poi anche che certamente sarà una competizione atipica, ma l’Italia va a Tokyo per fare bene e lottare fino in fondo. “Ora andremo ad allenarci in altura a circa 1000 metri, per poi arrivare a Tokyo il giorno prima della gara – ha affermato –. Al momento non ci sono defezioni tra i big, sarà una battaglia, ma puntiamo almeno a una medaglia”.