Elsa Fornero, ex ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, torna a Palazzo Chigi. La notizia ha assunto i crismi dell’ufficialità nelle scorse ore, quando si è appreso che, per volontà di Draghi, la professoressa torinese sarà arruolata all’interno del team di consulenti di politica economica capitanato da Bruno Tabacci. “Qualcuno mi aveva consigliato di non accettare la proposta di entrare nella commissione, ma invece ho detto sì, perché per tanto tempo sono stata considerata un’appestata e ho avuto attacchi personali”, ha sottolineato Fornero in esclusiva ai microfoni de “La Repubblica”, con la Lega che arrivò addirittura a contestarla in strada, sotto l’abitazione dei suoi genitori.
Proprio il partito del Carroccio ha accolto non propriamente con il sorriso l’annuncio del ritorno di Elsa Fornero nella capitale, con il sottosegretario al Mef, Claudio Durigon, che ha rivolto un’interrogazione al ministro del Lavoro, Andrea Orlando, sottolineando che si tratta di “una scelta che non è sinonimo di tranquillità e serenità rispetto ad eventuali interventi in materia pensionistica”. Sostanzialmente concordi con tali affermazioni anche gli esponenti del Movimento Cinque Stelle, che si affrettano a puntualizzare che, esaurita Quota 100, “è impensabile un ritorno alla legge Fornero”.
ELSA FORNERO TORNA A PALZZO CHIGI: “MI FA PIACERE ESSERE ANCORA UTILE”
Elsa Fornero, protagonista in passato di una riforma pensionistica invisa a molti italiani, ha raccontato a “La Repubblica” di essere uscita psicologicamente da quella situazione anche grazie al dialogo instaurato con le persone e con i giovani: “Quando a questi ultimi vengono spiegate le cose senza trucchi, essi sono molto disponibili a capire, anche se hanno opinioni diverse”, ha asserito l’ex ministro. Per poi aggiungere: “Mi fa piacere che dopo l’incitamento all’odio ci sia chi pensa che la mia opinione possa essere utile. Comunque, sono una semplice consulente con un ruolo modestissimo; se mi chiederanno dei pareri, li darò”.
Nonostante il vespaio di polemiche che la scelta di Mario Draghi ha già contribuito a sollevare, sempre sulle colonne de “La Repubblica” l’economista Giuliano Cazzola, esperto in materia previdenziale, ha voluto rassicurare tutti: “Quello sulla Fornero è un falso allarme, sia per la donna sia per la legge: quando cadrà la legge, si potrà potenziare l’Ape social per le categorie svantaggiate. Anche perché, secondo le statistiche, l’ambo secco di quota 100, ovvero 62 e 38, lo hanno sfruttato solo in 30mila”.