Jeff Bezos, il fondatore di Amazon è pronto per il lancio nello spazio a bordo della New Shepard, il veicolo composto da una capsula e un razzo suborbitale che prende il nome proprio dall’astronauta Alan Shepard, il primo che ha messo piede sulla luna. Il fondatore di Amazon con il fratello Mark insieme all’82enne Wally Funk, pioniera dell’aviazione e il 18enne Oliver Daemen sono le persone che alle ore 15.00 italiane potranno vivere la grande emozione di partecipare al primo lancio nello spazio a bordo della New Shepard della società spaziale Blue Origin creata proprio dai fratelli Bezos. Un’esperienza unica nel suo genere, un sogno realizzato per il fondatore e grande capo di Amazon.
Dopo 15 voli di prova tutti realizzati dal 2015 ad oggi senza equipaggio, il veicolo New Shepard della Blue Origin accoglie i primi 4 passeggeri per quello che si preannuncia il viaggio dell’anno. In caso di successo, la società spaziale prevede entro la fine dell’anno la possibilità di altri due voli. Dopo aver superato Bill Gates di Microsoft nella classifica Bloomberg dei paperoni, Jazz Bezos conquista un altro importantissimo primato e rivela il segreto del suo successo: “dormire almeno otto ore”. “Penso meglio, ho più energia e il mio umore è migliore – ha dichiarato il paperon dei Paperoni in un’intervista rilasciata al Washington Hilton – come manager esperto e di primo livello vieni pagato per prendere poche decisioni ma di grande qualità”.
Jeff Bezos: “io e mio fratello Mark abbiamo avuto un’infanzia molto fortunata”
Il segreto di Jeff Bezos è dormire quindi almeno otto ore come ha precisato: “per me fa una grande differenza ed è una priorità» aveva già spiegato in un’altra intervista del 2016. «Per quanto mi riguarda è la soglia minima per sentirmi energico e vivace. D’altronde non abbiamo bisogno di massimizzare il numero di decisioni che prendiamo ogni giorno: farne poche ma fondamentali è più importante che farne molte”. Nel libro “Inventa e sogna” ha parlato anche della sua infanzia rivelando: “io e mio fratello abbiamo avuto un’infanzia molto fortunata. Abbiamo avuto l’opportunità di trascorrere parecchio tempo con i nonni, e i nonni insegnano cose diverse rispetto ai genitori. Quello con loro è proprio un altro tipo di rapporto. Dai quattro ai sedici anni io passai ogni estate nel ranch di mio nonno. Lui era un uomo incredibilmente autosufficiente. Quando vivi nel bel mezzo del niente, in una zona di campagna, non puoi certo chiamare un tecnico ogni volta che si rompe qualcosa. Devi ingegnarti e cercare di arrangiarti da te. E da bambino io vidi mio nonno risolvere da solo problemi di ogni genere. Una volta comprò un Caterpillar D6 usato, per 5.000 dollari. Era un affarone, ma costava poco perché era un rottame. La cinghia di trasmissione non c’era più. Il sistema idraulico non funzionava. Dedicammo quasi tutta l’estate alle riparazioni”.