Da un lato una maxi inchiesta giornalistica sul mondo semi-nascosto del porno; dall’altra, una legge controversa e osteggiata come quella “contro la propaganda Lgbt” in Ungheria. Ebbene, cosa possono c’entrare i due elementi? Apparentemente nulla, ma se ci si addentra nell’ultima polemica a distanza tra quotidiani forse qualche elemento di interesse è possibile trarlo anche da due temi così profondamente diversi e lontani.
Nasce tutto dall’approfondimento di Milena Gabanelli e Simona Ravizza per il Corriere della Sera sul mondo del porno, scoprendo come il 44% dei ragazzi italiani tra i 14 e i 17 anni ha ammesso di guardare pornografia online con una certa frequenta giornaliera; ben il 26% di questi ha poi problemi di relazioni proprio a causa del consumo elevato di porno. Nell’analisi viene sottolineato come negli ultimi 5 anni vi sia stato un aumento esponenziale – del 490% – dei casi di “revenge porn” e pedopornografia: in particolare in Italia, l’insegnamento dell’educazione sessuale viene considerato ancora molto indietro rispetto ad altri Paesi
DAL PORNO ALL’UNGHERIA
Insomma, per il Corriere della Sera l’allarme “a luci rosse” è scattato e già da tempo con ripercussioni ingenti specie sull’educazione delle giovani generazioni, cui non «basta la famiglia» e serve invece un impulso nuovo anche dal mondo scolastico. Interviene a questo punto un altro quotidiano, “La Verità” che azzarda un confronto tra quanto detto dal CorSera sull’emergenza giovani&sesso e quanto invece sostenuto solo qualche giorno dallo stesso giornale di Luciano Fontana sulla controversa legge “anti Lgbt” del Presidente Orban. «Il Corriere fa passare il concetto che Il porno non sia mai guardato per curiosità o divertimento e ne approfitta per chiedere più educazione sessuale nelle scuole, visto che le famiglie “non bastano”. È lo stesso giornale che due settimane fa inveiva contro l’Ungheria di Orbán per la sua legge a tutela dei bambini, che vieta la messa a disposizione degli under 18 di materiale pornografico». Non solo, “La Verità” accusa ancora il Corriere della Sera di un approccio vagamente sessista quando le due giornaliste sostengono che «Giovani maschi che nel rapporto di coppia soffrono di ansia da prestazione e hanno difficoltà a eccitarsi. Giovani ragazze convinte che il sesso sottomesso sia normale». Da ultimo, non si parla mai del tema pornografia-omosessualità, come se le “problematiche” del mondo a luci rosse per le giovani generazioni siano solo dovute al grado di “depravazione” del giovane maschio italiano.