I funerali di Libero De Rienzo si svolgeranno oggi, giovedì 22 luglio, a Paternopoli, paese d’origine della famiglia dell’attore. Il sindaco di Paternopoli, Salvatore Cogliano, tramite una nota ha voluto precisare che il rito avverrà nel pieno rispetto delle norme anti Covid: “La salma dell’attore di origine paternese raggiungerà il locale cimitero nel pomeriggio di domani ove riceverà la benedizione del nostro parroco don Rocco Salierno. L’estremo saluto al nostro sarà aperto al pubblico ma nel rispetto delle norme sul distanziamento fisico e del divieto di assembramento”. Il via libera alla cerimonia funebre è stato dato dai magistrati in seguito all’autopsia eseguita sul corpo dell’attore al Policlinico Gemelli, a cui ha partecipato anche un consulente nominato dalla famiglia dell’attore, il professore Dino Mario Tancredi. Tra quindi giorni sono attesi i risultati dei test tossicologici.
I funerali di Libero De Rienzo a Paternopoli
I funerali di Libero De Rienzo, l’attore napoletano scomparso lo scorso giovedì 15 luglio nella sua casa di Roma a soli 44 anni, si terranno oggi, giovedì 22 luglio, alle 15.00 nella chiesetta del cimitero di Paternopoli, comune in provincia di Avellino di cui la famiglia De Rienzo è originaria. Le esequie dell’attore, conosciuto come Picchio, non saranno svolte in forma privata “affinché si possa celebrare la persona che era Picchio, il suo talento e la sua grande umanità, che l’ha portato ad entrare nel cuore della gente”, ha fatto sapere l’avvocato Piergiorgio Assumma, legale di fiducia della famiglia. Anche se aveva lasciato l’Irpinia a soli 2 anni, Libero De Rienzo era molto legato al suo paese d’origine, dove il padre lo riportava spesso. L’attore, infatti, sarà sepolto nel cimitero di Paternopoli, dove già riposano il nonno Pasquale e la madre.
I funerali di Libero De Rienzo in attesa degli esami tossicologici
L’ultimo saluto a Libero De Rienzo si trasformerà in un tributo alla sua persona ma anche a quanto ha significato per il pubblico nella sua carriera: in tanti lo ricordano ancore nei panni di Bartolomeo “Bart” Vanzetti in “Santa Maradona” di Marco Ponti (ruolo grazie al quale riscosse vinse il David di Donatello 2002 come miglior attore non protagonista); è stato il giornalista Giancarlo Siani nel film di Marco Risi “Fortapasc” e Bartolomeo Bonelli nella trilogia di “Smetto quando voglio” di Sydney Sibilia. Per quanto concerne gli accertamenti sulla morte dell’attore bisognerà attendere almeno due settimane per avere i risultati degli esami tossicologici disposti dall’Autorità Giudiziaria. Nel pomeriggio di martedì presso il Policlinico Universitario Agostino Gemelli è stata eseguita l’autopsia a cui ha assistito anche il consulente nominato dalla famiglia dell’attore. I magistrati di piazzale Clodio procedono per l’ipotesi di “morte come conseguenza di altro reato”.