Perché la Consob guidata da Paolo Savona non è intervenuta sul caso Rcs-Blackstone? Se lo è chiesto anche Matteo Renzi, che ha una teoria in merito. L’ha esposta nel suo libro ‘Controcorrente’, nel quale ha voluto trattare anche quello che ritiene «uno degli scandali più incredibili del mondo finanziario degli ultimi anni». Il leader di Italia Viva parla di quanto accaduto nell’inverno 2020, quando il Governo e le aziende pubbliche sono tornare a fare tanta pubblicità sui giornali e in tv. «Sono denari sonanti per le anemiche casse degli editori italiani strangolati dalle difficoltà del mercato pubblicitario privato», scrive l’ex premier. Ed è a questo punto che cita la Consob, che non è intervenuta nelle complicate vicende di Urbano Cairo e della sua causa a Blackstone.
«Ovviamente nessuno fiata, per paura delle reazioni del principale editore italiano», prosegue Renzi, secondo cui il mancato accantonamento di RCS «è una clamorosa ingiustizia per i risparmiatori». Poi la stoccata a La7 e al Fatto Quotidiano, definita la «testata filogovernativa».
RENZI E LA COLLABORAZIONE LA7-FATTO…
«E forse non è un caso che alcune trasmissioni de La7 e la testata filogovernativa “il Fatto Quotidiano” — anch’essa in difficoltà economica dopo il crollo delle vendite della direzione Travaglio rispetto alla direzione Padellaro, e come tale costretta a ricorrere al sostegno finanziario dei Decreti Conte — stringano una fortissima collaborazione», la stoccata di Matteo Renzi tra le pagine del suo nuovo libro ‘Controcorrente’. L’ex premier non si ferma qui, ma cita un caso concreto. «Prendiamo ad esempio la trasmissione più vista, la storica Otto e mezzo condotta dalla ex europarlamentare Lilli Gruber». Come noto, Blackstone chiede a Rcs 600 milioni di dollari di risarcimento per la mancata vendita dell’immobile di via Solferino e per i relativi danni. Quando Cairo prese il controllo di Rcs nel 2016 contestò al gruppo di fondi Usa di aver acquistato la sede storica del Corriere della Sera approfittando della situazione di difficoltà in cui versava Rcs. Qualche settimana fa, però, si è concluso l’arbitrato a Milano che ha escluso questa circostanza. Per questo Stephen A. Schwarzman, presidente, fondatore e ceo di Blackstone, ha deciso allora di riavviare la causa che era rimasta in sospeso.