L’eredità artistica di Franco Battiato è inestimabile, un tesoro prezioso che condividono i suoi cari e i tantissimi fan. Ma il patrimonio economico del Maestro è un’altra questione, ben più delicata. Già quando il fratello Michele diede mandato ad un’agenzia immobiliare per cercare acquirenti per la casa di Milo, un villino e una dependance, ci furono polemiche, perché all’epoca il cantautore era malato, ma lì residente. Il mandato fu ritirato, ma la questione torna d’attualità. Ora quella casa, secondo quanto riportato da Il Tempo, spetterebbe alla nipote avvocatessa a cui pare che l’artista volesse lasciare ogni bene. Ma quella è più di una casa: è un museo che racchiude la storia e il patrimonio artistico culturale di Franco Battiato, infatti il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, alla luce di quanto risulta al quotidiano, sarebbe intenzionato ad occuparsene e a trovare un modo per proteggerla come bene culturale nazionale.
Senza però una richiesta dei legittimi eredi non si può muovere e fino a maggio non risultavano affatto contatti. Quella casa, che Franco Battiato acquistò nel 1988 per 40 milioni di lire, ora ovviamente vale molto di più, anche perché negli anni è stata ristrutturata e ampliata.
Franco Battiato e la società L’Ottava srl
Ma Franco Battiato aveva anche un’altra abitazione, a Milano, vicino al centrale Corso Italia. Si parla di nove vani con un posto auto. Invece il resto del suo patrimonio, fatta eccezione per gli investimenti personale, sarebbe racchiuso nella società L’Ottava srl di Giarre (CT), che si occupa di attività editoriali e che era controllata dall’artista al 99%, la parte restante invece dal fratello Michele, che avrebbe voluto farlo trasferire a Milano, dove viveva con la moglie e la figlia, per garantirgli l’assistenza continua di cui aveva bisogno visto che era da tempo non autosufficiente. Attorno a questa società ci sarebbe comunque un piccolo giallo, stando almeno a quanto ricostruito da Il Tempo, secondo cui al registro della Camera di Commercio sono depositati tutti i bilanci fino al 2017, ultimo anno in cui Battiato ne fu amministratore. Poi c’è il bilancio del 2019. Quel che si sa è che, anche a causa delle condizioni di salute del musicista, nel 2018 subentrò il fratello Michele nell’amministrazione unica.
Il “giallo” sul patrimonio di Franco Battiato
Quello sarebbe l’anno in cui il patrimonio sarebbe diminuito sensibilmente, di circa 676mila euro. Se le disponibilità liquide ammontavano a fine 2017 a 751.977 euro, invece a fine 2018 erano a 75.795 euro. La società di Franco Battiato aveva poi una riserva straordinaria di 1.332.551 euro a fine 2017, scesa l’anno dopo di 874mila euro, arrivata al 2019 a quota 387.830 euro. Il Tempo ha indugiato anche tra i crediti esigibili indicati nello stato patrimoniale: nel 2017 erano 448.820 euro, nel 2018 scesero a 143.541 euro. Ma non è possibile sbilanciarsi su cosa sia accaduto nel 2018, non essendo stato depositato il bilancio. Comunque, si sono ridotti contemporaneamente anche i debiti, ma di meno di 30mila euro. Quel che è successo, dunque, nel 2018 resta un mistero, ma di fatto – evidenziò il quotidiano a maggio – tra liquidità e patrimonio sarebbero andati persi due milioni di euro del patrimonio di Franco Battiato.