Giorgia Meloni si scaglia contro il programma di Rai Uno “Amore in quarantena”, condotto da Gabriele Corsi e trasmesso su Rai Uno nel pomeriggio di ieri, quando sarebbe stato trasmesso “uno scandalo”, ossia un servizio che “pubblicizza l’utero in affitto“. A far indignare la leader di Fratelli d’Italia è stato in particolare il racconto della storia di una coppia di omosessuali, i quali ricorderanno per sempre l’anno appena trascorso non solo per la pandemia di Coronavirus che ha paralizzato il pianeta intero, ma anche per aver provato la felicità più grande, quella di diventare genitori.
Una vicenda che ha destato clamore mediatico e che ha spinto l’esponente politica a interpellare direttamente la Vigilanza Rai e a rilasciare un comunicato stampa piuttosto stringato, dal quale traspare tuttavia il sentimento di rabbia e di sdegno provato dal partito che lei rappresenta.
GIORGIA MELONI: “UTERO IN AFFITTO ‘SPONSORIZZATO’ DA RAI UNO, MA È REATO”
Nella nota divulgata nella giornata odierna, si leggono le seguenti parole, sottoscritte da Giorgia Meloni: “Fratelli d’Italia presenterà un’interrogazione in Vigilanza Rai contro lo scandalo andato in onda ieri pomeriggio su Rai 1 durante la trasmissione ‘Amore in quarantena’. Ricordiamo al servizio pubblico, a Rai 1, al direttore Stefano Coletta, al conduttore e agli autori del programma che in Italia l’utero in affitto è un reato sancito dalla legge 40 e che lo si commette anche se si pubblicizza la pratica della surrogazione di maternità”.
Parole dure, dunque, alle quali sono seguite ulteriori considerazioni personali della numero uno di Fratelli d’Italia, che non le ha certo mandate a dire ai vertici di viale Mazzini, ma anche alla macchina organizzativa alle spalle della trasmissione: “È vergognoso che sul servizio pubblico possano succedere queste cose, in palese violazione di una legge italiana”. “Amore in Quarantena” è un programma di Stand By Me a cura di Davide Acampora, con Giona Peduzzi come capo progetto. È inoltre scritto da Alessandra Guerra, Giorgio Daviddi e Furio Corsetti, mentre il produttore esecutivo Alessandro Grillo. Alla conduzione, come detto, trova spazio Gabriele Corsi.