Chi è Murat Karahan, tenore protagonista de “La grande opere all’Arena di Verona“
Martedì 27 luglio 2021, infatti, la terza rete di Viale Mazzini propone ai telespettatori in prime time l’opera “Cavalleria Rusticana” di Mascagni e tra i protagonisti c’è anche Murat Karahan tenore di origini turche che ha conquistato il mondo della musica lirica. Il tenore, intervistato da ierioggidomaniopera.com, ha raccontato come si è avvicinato al mondo della lirica: “non ero interessato all’opera, cantavo così per fare, per me stesso. Quando ho finito la scuola superiore e stavo iniziando l’università, mia mamma ha insistito perché io iniziassi a studiare canto, per diventare un cantante d’opera. Mi disse: “ti prego, fallo per me!”.
Il primo anno di conservatorio non sono andato a lezione. Il secondo anno dopo altre insistenze di mia madre, l’ho ascoltata e sono andato”. Sono anni particolari per Karahan che ha raccontato: “non sapevo perché ero lì e cosa dovevo fare. Mia mamma, che non mi vedeva contento, mi disse: “tu diventerai una stella mondiale e un giorno ti scuserai di esserti lamentato così”. Ho finito il conservatorio e immediatamente l’Opera di stato di Ankara mi ha preso come solista. Durante la mia prima prova all’italiana, dopo aver cantato la mia aria e tutta l’orchestra mi ha applaudito. Sono tornato a casa, ho abbracciato mia mamma e ho iniziato a piangere, ringraziandola”.
Murat Karahan, il tenore: “mia madre mi è sempre stata accanto”
La madre ha giocato un ruolo fondamentale nella carriera di Murat Karahan, artista e tenore che oggi, a distanza di anni, ha dichiarato: “grazie all’aiuto di tutta la mia famiglia, che mi è sempre accanto, ho immediatamente deciso di andare a Roma, per studiare con Renata Scotto all’Accademia di Santa Cecilia. Lì oltre che con la signora Scotto, ho avuto il piacere di studiare con Bruno Cagli per tre anni. A Roma la mia testa è incominciata a cambiare. Ho iniziato a pensare al canto secondo la scuola italiana. Da quel momento, giorno dopo giorno, non mi sono più fermato”. Tra i suoi miti e artisti di ispirazioni ci sono star del calibro di Placido Domingo, Luciano Pavarotti: “imparavo come fare da loro. Il mio insegnante in Turchia veniva da quella scuola di canto, possedeva ottima tecnica e un ottimo legato.
Un giorno venne da me e mi disse:” Io ti ho insegnato tutto quello che dovevi sapere, ora guarda Pavarotti, Domingo, i grandi tenori, impara da loro e metti in pratica”. Ho imparato da loro: l’appoggio del suono, la facilità degli acuti di Pavarotti, e la capacità teatrale di Domingo. Purtroppo non ho potuto conoscere Pavarotti”. Infine parlando del ruolo di Manrico del Trovatore ha rivelato: “Manrico è il ragazzo che mi ha fatto diventare Murat Karahan. Spesso mi hanno domandato se Manrico è più un eroe o un innamorato. Io penso che sia entrambe le cose, non si può scegliere tra questi due lati. E’ un eroico innamorato. Per interpretarlo mi hanno ispirato le figure eroiche di cui la storia turca è piena. Lo sento vicino a me”.