Nuovo lutto nel mondo della musica: nella giornata di ieri è morto Dusty Hill, storico bassista degli ZZ Top. Aveva 72 anni ed ovviamente ha lasciato un grande vuoto in particolare nei milioni di fan della band texana. L’annuncio è giunto attraverso i canali social da parte dei due storici fondatori del gruppo, il chitarrista Billy Gibbons e il batterista Frank Beard: «Siamo rattristati dalla notizia che il nostro Compagno, Dusty Hill, è morto nel sonno nella sua casa di Houston, in Texas – si legge – noi, insieme alle legioni di fan degli ZZ Top in tutto il mondo, sentiremo la mancanza della tua presenza solida, della tua natura buona e dell’impegno costante nel dare quel sottofondo monumentale ai “Top”. Saremo per sempre legati a quel “Blues Shuffle in C”. Ci mancherai tantissimo amigo».
Non sono state rese note le cause del decesso, ma come specificato sopra, Dusty Hill è deceduto nel sonno, di conseguenza potrebbe essersi trattato quasi sicuramente di un infarto, anche se bisognerà attendere l’esito dell’autopsia per scoprire l’esatta causa di morte. Gli ZZ Top erano nati nel 1969 negli Stati Uniti, e nel corso della storia hanno mantenuto sempre la stessa formazione, divenendo un gruppo leggendario nel mondo del rock and roll, con oltre 50 milioni di dischi venduti in tutto il mondo, grazie ai 15 album prodotti in studio.
DUSTY HILL E’ MORTO, ADDIO AL BASSISTA DEGLI ZZ TOP: IL PROBLEMA ALL’ANCA DI POCHI GIORNI FA
Nel 2004 la band texana era stata inserita nella Rock and Roll Hall of Fame, a esattamente 21 anni di distanza da quello che resta il loro più grande successo, leggasi Eliminator, uscito nel lontano 1983, e lavoro che ha conquistato il disco di diamante oltre oceano, oltre che essere considerato una pietra miliare del genere negli anni ’80.
Gli ZZ Top sono fra le poche band storiche che non hanno mai interrotto la propria attività, e proprio in questi giorni erano in tour negli Stati Uniti. Dusty Hill lo scorso 24 luglio non era presente sul palco a causa di un problema all’anca, uno stop temporaneo che però si è trasformato in permanente.