È morta per un male incurabile Pina Micali, la ‘veggente’ di Giampilieri Marina (Messina) nota alle cronache per essere ‘meta’ di pellegrinaggi presso la statua della Vergine Maria che piangeva olio profumato e anche sangue. Una donna normale, una signora per bene, vissuta con il marito Nino Micali una vita semplicissima fino al 21 ottobre del 1989: quella data cambia per sempre la vita della signora Pina, in quanto dal volto del Cristo presente nella sua umile casa apparvero delle lacrime inspiegabili. Qualche tempo dopo, il 27 marzo 1990, alla vigilia della Pasqua, quelle lacrime provenienti dal volto del Gesù si trasformarono in sangue: non passò neanche qualche settimana e le lacrime apparvero anche sulla statua della Madonna che conservava in casa.
Da quel momento, la casa Micali divenne meta incessante di pellegrinaggi da tutta la Sicilia e non solo: la “Madonna di Giampilieri” raggiunse le cronache nazionali, con trasmissioni e interviste tv per mostrare l’incredibile mistero che avvolse l’esistenza della signora Pina. Venne poi costruito un piccolo centro di spiritualità e preghiera nei pressi della Statua, con la Cappella che vide l’approvazione del parroco: come sempre accade in questi casi “limite” dove il soprannaturale sembra affacciarsi alla volta della realtà quotidiana, la Chiesa è giustamente prudente e inizialmente non riconosce i fenomeni. Così avvenne anche per Giampilieri e per Pina Micali, anche se non smise mai l’appoggio spirituale e le indagini della Curia per provare a capirne di più di quella “strane lacrime” sul volto della Madonna.
GIAMPILIERI, IL MIRACOLO E IL MISTERO
Una signora con una semplice licenza elementare che di colpo – negli anni a venire – in alcuni momenti di estasi riusciva a produrre messaggi di alto spessore teologico, frutto secondo lei di autentiche visioni della Madonna. Veggente, mistica, santa o una palese imbrogliona: ne hanno dette di tutte sul conto della compianta Pina Micali. In attesa di capire se via sia stato un effettivo “Mistero celeste” dietro gli avvenimenti di casa Micali, va riconosciuto che l’esistenza della signora Pina rimase umile e morigerata come prima della “scoperta”: «la Madre di tutti chiede di pregare per salvare il mondo», ripeteva in ogni (rara) intervista che concedeva. Il rischio di “fenomeno mediatico” per una fede popolare è sempre stato dietro l’angolo, eppure Pina Micali ha sempre demandato il “segno” di quelle lacrime non ad una spettacolarizzazione fine a se stessa: l’invito è sempre stato la preghiera «per il bene dell’umanità», così come i messaggi da lei diffusi dopo le presunte visioni estatiche. Un equipe scientifica attestò nel passato l’autenticità delle lacrime, «di sangue umano e di natura inspiegabile»; lo scorso 20 luglio alla notizia della scomparsa di Pina Micali, il medico componente della commissione nominata dall’arcivescovo Ignazio Cannavò nel 1990 (per verificare la spiegabilità scientifica del fenomeno) descrisse così quei fatti così inspiegabili. «Dinanzi a questi fatti, la scienza deve attenersi alle sue leggi, sicchè il reperto di laboratorio che stabilì che quel sangue era umano indusse la Curia a derubricare il caso non dichiarando la prodigiosità dei fenomeni di Giampilieri Marina. Eppure io, a distanza di tanto tempo, porto ancora nel cuore e nella mente la limpida trasparenza dello sguardo della veggente, a testimoniare la sua serena accettazione del Mistero», scrive per “Messina Today” il medico Giuseppe Ruggeri. Il mistero di Giampilieri probabilmente se lo porta in Cielo la signora Pina, ma come sempre un elemento più di tutti può essere valutato già come “miracolo”: la fede accresciuta in quelle migliaia di persone che hanno incontrato la “veggente” e hanno visto quelle lacrime così “strane”.