Andrea Crisanti è stato ospite stamane del programma di Rai 3, Agorà Estate, e nell’occasione ha affrontato alcuni argomenti caldi, a cominciare dalla terza dose di vaccino covid: “Il dibattito sulla terza dose è giusto che sia iniziato – ha spiegato – Israele ha iniziato con la terza dose e noi tra 1 mese e mezzo avremo abbastanza dati per capire l’impatto della terza dose- I dati – ha aggiunto – sono la cosa più importante per tracciare la strada altrimenti si improvvisa, e io non penso che in sanità pubblica si possa improvvisare”. E a proposito di dati, nel Regno Unito i casi sono calati nell’ultimo periodo dopo un picco, grazie anche al tracciamento: “Hanno un sistema di tracciamento degno di questo nome. E’ così che funziona. Nonostante abbiano aperto tutto, i casi si stanno stabilizzando”. L’arma principale contro il covid è il vaccino, ma non esiste un siero efficacie totalmente: “Nessun vaccino copre al 100%, ma i più efficaci come copertura sono quelli a mRna, tipo Pfizer e Moderna. I dati di Israele, se confermati, dicono che contro la variante Delta anche nel migliore dei casi abbiamo una protezione al 70%”.
La pandemia è cambiata negli ultimi tempi, tutta colpa della Variante Delta, che ha modificato anche la soglia relativa all‘immunità di gregge: “Con la variante Delta per avere l’immunità di gregge bisogna arrivare al 90-95% dei vaccinati e bisogna tenere conto che con i vaccini attuali c’è una protezione del 60%… quindi significa che vaccinando tutti si otterrebbe il 60% di protezione che è un valore più basso della soglia di immunità di gregge. E’ chiaro – ha aggiunto – che se non si implementa un sistema di tracciamento non ne usciamo”. Ma i vaccini da soli non sono abbastanza: “Con i vaccini da soli non si raggiunge l’immunità di gregge. Bisogna chiarirlo perché sennò si dà uno strumento anche ai No vax perché direbbero ‘avete visto, abbiamo vaccinato un sacco di persone e ancora non abbiamo raggiunto l’immunità di gregge'”. Come sostiene ormai da un anno e mezzo a questa parte, Crisanti sottolinea quanto sia fondamentale il tracciamento: “Se i casi diminuiscono, è chiaro che quello è il momento di scatenare tutta la nostra forza per tracciare tutti quanti. E’ la seconda volta che in coincidenza con il calo dei contagi registriamo un calo dei tamponi, ma dovrebbe accadere esattamente il contrario, e si fa fatica a capire ancora questa cosa. Ognuno fa come gli pare – denuncia – e i farmacisti non hanno la possibilità di fare la refertazione di casi positivi”. Infine, sulle proteste in piazza di questi giorni: “Non hanno capito la situazione in cui vivono. Sono fortunatamente una minoranza”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ANDREA CRISANTI “VACCINO NON BASTA, MALATI GRAVI ANCHE NEI VACCINATI DOPO 7-8 MESI”
Andrea Crisanti ha sottolineato anche i dubbi sulle vaccinazioni per i giovani, affermando che si sta chiedendo loro di fare un atto altruistico, perché “il rapporto costi-benefici per gli adolescenti non è chiaro, questo bisogna dirlo sinceramente – ha dichiarato ai microfoni di Askanews. Se c’è una mamma che mi domanda se sia giusto far vaccinare suo figlio, io rispondo che il vaccino non dà effetti collaterali, che sono rarissimi nei bambini. Anche per gli under 12 non cambia niente, anzi: si ammalano ancora meno”.
Un’altra problematica è che la popolazione si immagina che a settembre venga raggiunta l’immunità di gregge, anche se “non sarà così. Però, chiaramente, più persone si vaccinano più creiamo una barriera contro la diffusione del virus. Se la protezione durerà 8 mesi, a dicembre dovremo reimmunizzare 40 milioni di persone”. Con il rischio varianti sempre molto elevato: “Qualora comparisse una variante resistente al vaccino, come sembra essere la variante Epsilon che sta emergendo in California, questo sarebbe un grossissimo problema, in quanto riporterebbe l’orologio indietro di mesi”. (aggiornamento di Alessandro Nidi)
ANDREA CRISANTI: “POSSIBILE MALATTIA GRAVE PER VACCINATI…”
Dopo Anthony Fauci anche il microbiologo dell’università di Padova, Andrea Crisanti, lancia l’allarme in merito ai contagi fra i vaccinati: “Quello che vediamo è che la variante Delta può infettare anche i vaccinati e aumenta così la frazione degli asintomatici; in quelli che hanno fatto una singola dose può creare malattia grave; in quelli che hanno fatto due dosi, se hanno superato i 7-8 mesi dalla vaccinazione e sono persone fragili e anziane, può causare malattia grave“.
Parole rilasciate dal direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell’università di Padova ai microfoni dell’Adnkronos, sottolineando come sia importante intervenire con una terza dose nei soggetti più fragili: “Per i fragili andrebbe valutata l’opportunità della terza dose di vaccino Covid-19. Tuttavia, bisognerebbe vedere anche qui se c’è qualche dato, qualcosa che ci dia un po’ di conforto”. Secondo Crisanti le sole vaccinazioni “non basteranno a bloccare il contagio” da variante Delta, che sta continuando a macinare casi di positività anche in Italia, dopo quanto vistosi in Gran Bretagna: “In Inghilterra fanno un milione di tamponi al giorno e hanno un sistema di App che in qualche modo funziona, perché ogni giorno mettono in quarantena quasi mezzo milione di persone. E questo sta aiutando a contenere. E’ una strategia che funziona, lo sto dicendo da un anno”.
CRISANTI: “DA SOLE LE VACCINAZIONI NON BASTANO”
Quindi l’esperto ribadisce: “Da sole le vaccinazioni non bastano, tanto è vero che in Gb sono arrivati a 40mila casi. Ora sono scesi perché, da un lato, non ci sono più le scuole e gli Europei sono finiti, quindi si sono ridotte anche le occasioni di aggregazione. Ma quello che è entrato in campo in particolare è stato il sistema di tracciamento che hanno”.
E riferendosi proprio alle parole di Fauci citate in apertura, che ha sottolineato come la carica virale nei vaccinati sia la stessa nei No Vax, ha spiegato: “Questo è normale. Non avevamo la stessa carica virale anche negli asintomatici? La vaccinazione praticamente sta aumentando la frazione degli asintomatici. Quello che sicuramente è vero è che questa variante infetta anche i vaccinati: in quelli che hanno fatto una singola dose può creare malattia grave, in quelli che hanno fatto due dosi, se hanno superato i 7-8 mesi dalla vaccinazione e sono persone fragili e anziane, può causare malattia grave. Per il resto, aumenta la frazione degli asintomatici”.