La prestazione mostruosa di Marcell Jacobs alle Olimpiadi di Tokyo 2020, dove ha corso i 100 metri in un tempo incredibilmente basso (9.94), non è passata inosservata neppure agli occhi di Viviana Masini, la mamma dell’atleta azzurro, che, contattata dall’agenzia di stampa ANSA, ha asserito: “Già a Savona gli avevo pronosticato che avrebbe fatto 9’94 ai Giochi, 94 come il suo anno di nascita. Adesso l’obiettivo è andare sotto i 90″.
L’auspicio è che questo possa accadere già nella finalissima in landa nipponica, in quanto significherebbe, molto probabilmente, medaglia sicura per il nostro portacolori: “Tifiamo tutti per lui per la finale – ha aggiunto la madre –. L’oro sarebbe qualcosa di spettacolare, ma già il podio sarebbe fantastico. Siamo contenti per lui, per i sacrifici che ha fatto e che fa. La sua vita non è semplice e si merita il massimo”. (aggiornamento di Alessandro Nidi)
Marcell Jacobs firma il nuovo record italiano sui 100 metri
Marcell Jacobs inizia in grande stile la sua avventura alle Olimpiadi di Tokyo 2020. L’atleta italiano ha infatti stabilito il nuovo record italiano nei 100 metri. Una gara pazzesca quella di Marcell Jacobs che ha trovato un tempo di 9.94 superando anche quello di Savona. Un risultato che lo candida tra i favoriti alla medaglia d’oro nei 100 metri. Nella batteria sono andati avanti Adegoke (9.97), il qatariota Ogunode (10.02) e il britannico Hugues (10.04). Rischia, in maniera inaspettata, l’esclusione Bromell. Queste le dichiarazioni di Marcell Jacobs rilasciate ai microfoni della Rai dopo la gara: “L’importante era qualificarsi in prima posizione e spero di arrivare in grande forma anche domani. E’ molto importante questo record, siamo arrivati con grande determinazione. Il mio è un percorso che abbiamo iniziato e sta andando molto bene. Non mi aspettavo il record, sono partito molto bene ma non pensavo che sarei andato fortissimo. Sento tutto il tifo dell’Italia”.
Marcell Jacobs: “Mi ispiro a Mennea”
Marcell Jacobs, attraverso il Corriere della Sera, ha rilasciato alcune dichiarazioni molto significative. Sull’atleta che lo ha ispirato ha detto: “Non ho conosciuto nessuno dei due ma di Mennea ho sempre ammirato la fame, la determinazione, la voglia di portare in alto l’Italia attraverso l’etica del lavoro. Sono affascinato dal fatto che per lasciare andare la sua corsa dovesse liberarsi dai suoi fantasmi. Somiglia un po’ al mio percorso”. Riguardo l’utilizzo delle scarpe per gareggiare: “A Montecarlo ho provato un prototipo Nike: beh, in partenza sono quasi più veloce con le scarpe normali perché non ritrovo la spinta che vorrei. Sul lanciato, invece, le sento più comode, soprattutto sull’avampiede”.