Dan Brown è il re dei segreti e dei misteri e anche quando si tratta di vicende personali risulta essere il primo della classe. L’autore di numerosi bestseller, non ultimi “Il Codice da Vinci”, “Angeli e Demoni”, “Il Simbolo Perduto” e “Inferno”, ed ex professore d’inglese vanta nel suo passato da scrittore anche un libro di consigli sentimentali rivolto alle donne, risalente al 1995 e firmato con lo pseudonimo Danielle Brown. Il titolo? “187 Men to Avoid: A Survival Guide for the Romantically Frustrated Women”, ossia “187 uomini da evitare, guida alla sopravvivenza per donne romanticamente frustrate”.
Purtroppo per voi, la denominazione esatta non vi sarà utile per riuscire a entrare in possesso di quel volume, che consta di appena 96 pagine, ma risulta a dir poco irrintracciabile. Si dice che in esso venivano descritti con toni ironici e satirici gli uomini amanti del découpage, collezionisti di pietre e così via, ma nessuno sarà mai veramente in grado di confermarlo, perché, pur essendo ancora in vendita online, il tomo, presente anche nei cataloghi di Amazon e di numerosi librai del web, non può essere acquistato e chi ci ha provato, ha fatto un buco nell’acqua, ricevendo altri libri in luogo di quello desiderato. Con due tratti comuni: la casa editrice, G.P. Putnam’s Son, e il codice a barre identico a quello originale.
DAN BROWN TEME LA MANNAIA DEL ME TOO?
Come approfondisce in un suo servizio dedicato all’argomento “La Repubblica”, Dan Brown potrebbe aver voluto in qualche modo far sparire quel volumetto per lui così imbarazzante, tanto che si vocifera che avrebbe addirittura potuto farlo cadere vittima della gogna mediatica del movimento Me Too. In un’intervista del 2000, menzionata in “Dan Brown: The Unauthorized Biography”, testo di Lisa Rogak, lo scrittore rivela: “Scrissi uno sciocco testo satirico prima di Crypto, il cui titolo non rivelerò. Per fortuna, è fuori stampa”.
Inoltre, Elonka Dunin, criptografa e attiva editor della voce Wikipedia a lui dedicata, dice di averlo inserito dopo averne visto citato il titolo nel catalogo della Biblioteca del Congresso (con 158 milioni di libri, una delle più grandi al mondo).