Cristina D’Avena è una delle ospiti della puntata di Canzone segreta in onda oggi in replica su Rai1. Omaggerà Virginia Raffale, protagonista con lei di un siparietto emozionante con tanto di dedica musicale. Virginia, infatti, è una delle tante ragazze che sono cresciute con le sue sigle, fino a diventare sua fan a tutti gli effetti. Cristina ha una base di estimatori molto agguerrita e trasversale, che comprende persone comuni ma anche diversi vip e colleghi del mondo dello spettacolo (si pensi a quelli che hanno collaborato con lei in occasione dell’uscita del suo doppio cd Duets). “È un affetto reciproco”, ha dichiarato Cristina in un’intervista al Corriere nel 2020. “Io mi dedico molto a loro e loro contraccambiano con amore profondo, facendo tante cose bellissime, come macinare chilometri per incontrarmi: organizzano pullman per arrivare prima di me nei luoghi dei concerti e farmi trovare il cartello davanti all’hotel…”.
Cristina D’Avena: “Sono una fatina buona, ma anche grintosa”
Diversi i tratti che la caratterizzano, alcuni anche in contrasto tra loro: “Penso di essere molto fatina buona, caratterialmente. Però ho tutta la grinta necessaria al mio lavoro, che è bellissimo, ma impegnativo. A parte adesso per via del Covid, ho sempre fatto tantissimi concerti: quando ti aspettano 15-20 mila persone, senti la responsabilità. E spostarsi stanca: mi muovo in macchina, non prendo mai l’aereo”. A causa di questa paura irragionevole, Cristina D’Avena si è preclusa tante possibilità: “Mi spiace soprattutto non essere andata in Giappone. Ho rinunciato piangendo”. La paura è nata a seguito di un avvenimento preciso che lei ricorda come segue: “Una notte sono rimasta bloccata da sola in ascensore. Non c’erano i telefonini e il pulsante dell’allarme non funzionava. Fu un’esperienza terribile, ho ancora paura del buio e non ho più preso un ascensore”.
Cristina D’Avena ricorda il papà medico
Oggi Cristina D’Avena vive tra Milano e Bologna. Il lockdown l’ha trascorso con i suoi affetti più cari, la mamma e la sorella, mentre papà Alfredo – a cui era altrettanto legata – è scomparso nel 2008. In questi mesi ha pensato a come sarebbe andata se suo padre fosse stato ancora in vita: probabilmente, dice, lo avremmo visto in prima linea nella lotta contro il Covid. “Lui era un medico con la M maiuscola: si svegliava tutte le mattine alle 7 per fare le visite e poi di pomeriggio andava in ambulatorio. La sera studiava per aggiornarsi. È mancato nel 2008”. Tornando a lei, sono diversi i progetti in calendario per i prossimi mesi: “Un po’ di cose bollono in pentola”, annuncia Cristina. “Non so quale partirà prima, se quello televisivo o quello musicale. Mi auguro di poterlo dire presto”.