Enrico Michetti a tutto tondo ai microfoni de L’aria che tira estate. Il candidato sindaco a Roma è tornato sulle polemiche sul green pass, e di conseguenza sul vaccino anti-Covid: «Io mi sono vaccinato consapevolmente, però rispetto l’idea di chiunque la pensi diversamente da me. Nei provvedimenti va bilanciato il diritto al lavoro al diritto alla salute. E’ una responsabilità del governo. Al governo hanno una cabina di regia e ritengono che ci sia un rischio, ma rispetto chi ritiene di pensarla in maniera diversa e non si vaccina: è nel diritto di ognuno decidere della propria vita».
Enrico Michetti s’è successivamente soffermato sul primo confronto pubblico con gli altri candidati sindaci: «Perchè ho abbandonato il palco? Credo che fosse un atto dovuto andarmene: se c’è un paziente che ha problemi, i medici dovrebbero prestare soccorso piuttosto che mettersi a litigare. Roma è un paziente che ha bisogno di aiuto e va dato il buon esempio: bisogna occuparsi dei problemi della gente e della città, bisogna pacificare e non litigare».
ENRICO MICHETTI: “EMERGENZA RIFIUTI, SERVE TEMPO”
Dopo aver brevemente commentato i continui riferimenti alla storia di Roma – «l’asse centrale del turismo sono i beni che noi abbiamo, di una cultura e di un’arte che riguardano la storia di Roma. I turisti vengono a Roma per vedere il Colosseo. Roma ha rappresentato un modello, poi entriamo nei problemi» – Enrico Michetti ha analizzato l’emergenza rifiuti che sta colpendo la capitale: «Roma non ha avuto una pianificazione adeguata. Senza gli impianti, i rifiuti né si smaltiscono né si trattano. Per realizzare gli impianti che servono, servono tra i 24 ed i 36 mesi. Le prime cose che possiamo fare sono le isole ecologiche, che ci consentano di ripulire i cassonetti e non lasciarci dentro l’immondizia. Ma per avere una normalità strutturata serve un po’ di tempo».