Juliana Moreira ed Edoardo Stoppa hanno comunicato sui social network di avere fatto ritorno in Thailandia in quanto la loro attività è ormai prossima al fallimento. Un annuncio nato in realtà in maniera del tutto casuale, dal momento che la modella brasiliana, volto noto di Paperissima Sprint, ha condiviso sul proprio profilo Instagram un’istantanea affettuosa in compagnia della figlia. Vedendo quell’immagine, scattata lontano dall’Italia, alcuni utenti, innervositi dal viaggio all’estero della modella brasiliana e della sua famiglia, hanno iniziato a muovere accuse nei loro confronti, ricordando come nel mondo esista un’emergenza Coronavirus che impedisca i viaggi in numerosi Stati che non appartengono all’Unione europea, nel cui novero rientra, appunto, la sopra citata Thailandia.
Ecco allora che, di fronte a queste parole spietate di certi leoni da tastiera, come al solito troppo avventati nel tirare le somme, Juliana Moreira ha voluto mettere a tacere tutti quanti, svelando il reale motivo di quella trasferta: “Sono 15 anni che veniamo in Thailandia, dove abbiamo aperto un’attività che, ovviamente, è quasi al fallimento, data la situazione (non è stato meglio precisato di quale attività si tratti, ndr). Abbiamo anche un conto corrente aperto, che, se non movimentiamo, verrà chiuso”.
JULIANA MOREIRA ED EDOARDO STOPPA: “ABBIAMO FATTO TUTTO QUELLO CHE CHIEDE LA LEGGE PER RECARCI IN THAILANDIA”
Una situazione decisamente spiacevole quella che la coppia si trova ad affrontare, con la bella sudamericana che ha poi aggiunto quanto segue: “Siamo stati costretti a venire qui per far fronte alle esigenze lavorative. Abbiamo fatto tutto quello che richiede la legge per viaggiare e adesso stiamo passando le vacanze in quarantena. Siamo chiusi in albergo, in isolamento preventivo, con tre tamponi da fare anche senza nessun tipo di sintomi”.
Peraltro, Juliana Moreira ha confidato che vorrebbe presto volare in Brasile con il suo Edoardo Stoppa al fine di rivedere la sua famiglia, ma in questo momento è impossibilitata a farlo, proprio perché non più residente in America Latina e slegata da quell’area geografica da qualsiasi altro motivo, anche di natura lavorativa.