Novità all’orizzonte per quanto riguarda la cassa integrazione e la Naspi (assegno di disoccupazione). La riforma al vaglio su queste tematiche, infatti, prevede alcune fondamentali novità, tesi, almeno sulla carta, a determinare il miglioramento di alcuni parametri sociali. Come rivela un approfondimento effettuato da “Il Corriere della Sera”, l’obiettivo è quello di assicurare un ammortizzatore ordinario anche per chi adesso non ce l’ha, con particolare riferimento ai lavoratori di aziende sotto i 5 dipendenti, seppur con durate diverse dell’assegno: 26 settimane per le realtà tra i 6 e i 15 dipendenti e 13 settimane fino a 5 dipendenti, passando dai due importi massimi attuali (971 euro e 1.167, entrambi lordi, a seconda dello stipendio) a un massimale uguale per tutti di 1.199 euro lordi (meno di mille euro netti al mese).
Inoltre, spiega il “Corriere”, “sarà previsto un meccanismo di premialità con riduzione della contribuzione addizionale in caso di mancato ricorso ai trattamenti di integrazione salariale per un periodo significativo, che al momento non è ancora stato definito. Per la Cigs sono introdotte due nuove causali: prospettata cessazione dell’attività e liquidazione giudiziale.
CASSA INTEGRAZIONE E NASPI: DISOCCUPAZIONE RIDOTTA SOLO DAL SESTO MESE
Per ciò che concerne invece la Naspi, la riduzione dell’importo erogato avrà inizio a decorrere dal sesto mese invece che dal quarto e i requisiti d’accesso saranno meno selettivi rispetto a quelli attualmente vigenti nel nostro Paese. Inoltre, riporta “Il Corriere della Sera”, per quanto riguarda la Dis-coll, la disoccupazione dei collaboratori, l’intento è quello di innalzarne la durata massima, garantendo di conseguenza un numero di mesi di beneficio uguale ai mesi di contribuzione versata.
I programmi di politiche attive (Gol) saranno estesi ai lavoratori in Cigs per prospettata cessazione e a quelli in Cigs con accordo di ricollocazione: “Alle imprese che assumono lavoratori in cassa straordinaria – si legge nel servizio – potrebbe essere riconosciuto in incentivo economico, oltre alla possibilità di stipulare contratti di apprendistato professionalizzante senza limiti di età. Si introduce poi un contributo monetario per i lavoratori sospesi per prospettata cessazione nel caso in cui costituiscano una cooperativa in seguito a un’operazione di workers buyout”.