Anita Vittur è una delle ospiti della puntata di Dedicato del 12 agosto 2021. La sportiva si racconta a Serena Autieri, svelando l’amore per le montagne ma anche di quando questi paesaggi li ha abbandonati perché ‘stretti’. “Crescere a San Cassiano vuol dire vivere in una zona piccola dove le possibilità sono relativamente poche, però vivi la tradizione e anche in maniera molto importante. Sono poche ma molto profonde e ti fanno capire che sono questi i veri valori.” ha esordito la Vittur.
Ha però ammesso di aver sentito ad un certo punto della sua vita il senso di isolamento dalla metropoli: “Sì, si vive. All’età di 18 anni circa vivere in un posto di montagna ti fa sentire un po’ tutto stretto, per cui la voglia di andare penso sia arrivata a tutti quanti. Poi, però, si sente sempre il bisogno di tornare. Io sono andata via ma sono tornata. Le radici sono talmente tanto insite nel cuore che si fa fatica.”, ha ammesso.
Anita Vittur, l’amore per il cucito e la famiglia: “La vetta più bella”
Le montagne, ma soprattutto la famiglia, sono da sempre Anita Vittur i veri punti di riferimento. E c’è una persona in particolare che le ha insegnato tanto: “Mia nonna è stata un punto di riferimento importante nella mia vita. Quando entravi da lei c’era è proprio il profumo di casa.” Da lei ha imparato ad amare il cucito, oggi la sua professione: “Ho cominciato con il cucito 20 anni fa e la mia attività è passata da un concetto molto di nicchia a spopolare un po’ di più. Ho cercato di fare in modo che più persone possano indossare questi abiti”.
Ma la priorità è sempre la famiglia: suo marito Davide e le loro due bambine. “La mia famiglia è il dono più grande e bello”, ha ammesso a Dedicato, facendo infine proprio a loro una dedica: “Tra tutte le vette che ho raggiunto, siete sicuramente le più belle, quelle da cui si gode la vita più meravigliosa e si respira il profumo più rigenerante, quello della vita.”