Come mai Danilo Sacco ha lasciato i Nomadi?
Il cantante e chitarrista italiano è stato per anni la voce della storica band emiliano fino alla scelta di uscire dal gruppo. Cosa è successo? Perchè il cantante ha deciso di lasciare una delle band italiane più longeve di sempre? A raccontarlo è stato il diretto interessato in occasione di una intervista rilasciata a Rockol.it. “Se non fosse stato per l’infarto di due anni fa non saremmo qui a farci questa domanda” – ha esordito il cantante che ha raccontato la sua duplice paura – “di morire e anche di non riuscire a completare il mio viaggio. Mi sono reso conto che non ero riuscito a fare quello che dovevo: cercare me stesso fino in fondo. Ho fatto molto, ma non tutto”.
Il cantante ha poi aggiunto: “con i Nomadi il mio viaggio era finito. Dovevo cercare me stesso in un’altra direzione. Dovevo fermarmi, ma non era possibile. Troppi impegni. Per senso di responsabilità, nonostante la fatica e il dolore, ho ripreso quasi subito a cantare e sono ripartito in tour. Ma qualcosa si era rotto. E non aveva niente a che fare con Beppe Carletti e gli altri ragazzi, persone splendide che ringrazierò sempre. Ero io che dovevo staccare e concentrarmi non su quello che avevo avuto – fama, calore, gioie ed emozioni – ma su quello che mi mancava”.
Danilo Sacco dopo i Nomadi: “Ho ancora la voce di una volta”
Dopo l’uscita dai Nomadi, Danilo Sacco ha continuato la sua attività di cantante e chitarrista. Non è stato semplice lasciare la band dei Nomadi, ma l’artista ha raccontato come nessuno dei suoi ex colleghi abbia cercato di dissuaderlo dalla decisione di lasciare il gruppo. “No, neanche una volta, ma è giusto così. Mi hanno detto tutti che questa decisione doveva essere solo mia, perché le ragioni del disagio erano dentro di me, non imputabili a loro” – ha precisato il cantante che avrebbe potuto continuare a dormire sogni tranquilli in una delle band di maggior successo della storia della musica italiana.
“I Nomadi sono un’assicurazione sulla vita: troppo facile. Devo mettermi alla prova in nuove sfide” – ha precisato il cantante che non nasconde però oggi di sentire la mancanza dei fan “iIl popolo nomade. Chi non lo conosce non può capire. I nostri fan sono un dono del cielo. I primi anni sono stati duri, ma era logico: arrivavo dopo Augusto e non ero ancora Danilo. Spero non mi abbandonino. Di certo non tradirò i loro e miei ideali”.