Tra green pass e reddito di cittadinanza, Gabriele Albertini a tutto tondo a Stasera Italia news. L’ex sindaco di Milano s’è soffermato così sul dibattito riguardante il certificato verde: «Il green pass ha una pluralità di funzioni, certamente l’incentivo a vaccinarsi e tamponarsi. Éanche una probabilità di essere meno soggetto ad aggressione della malattia: con vaccinazione e controlli medici si può dimostrare di essere in uno stato diverso rispetto a chi è senza difese. Dà anche una possibilità a chi ha contatti con le persone che hanno certificata questa condizione di essere meno a rischio. Non ci sono certezze, ma è attestato da numero cospicui che chi prende il Covid non va in terapia intensiva e non muore».
Gabriele Albertini ha poi aggiunto sul tema: «Se vado in auto, perché non devo avere la patente? Metterei a repentaglio la mia vita e quella degli altri. Perché tutta questa polemica su questa cosa ragionevole e intuitiva? C’è anche in questo un approccio strumentale: si usa un argomento condivisibile per fare della polemica, per aggredire la parte politica avversa».
GABRIELE ALBERTINI SUL REDDITO DI CITTADINANZA
Negli ultimi giorni il reddito di cittadinanza è finito al centro delle querelle politiche, Gabriele Albertini non ha utilizzato troppi giri di parole: «É indubbio che la fatica e il disagio nel fare il lavoro debba avere un risarcimento. Sul reddito di cittadinanza è già sbagliato il nome: non è un reddito per la cittadinanza, ma è un soccorso al bisogno. Le statistiche dicono che il 36% dei percettori non avrebbe titolo per averlo in base ai parametri per cui è stato deciso di erogarlo. Solo il 44% degli 8 miliardi di italiani è nelle condizioni di poterlo ricevere. In molti casi alcune persone che avevano un lavoro si sono licenziate e hanno trasformato la loro occupazione in un nero per avere tutte e due le retribuzioni. Non so quanta entità di erogazione finisca in questo rivolo». Da qui la proposta: «Io trasformerei una quota significativa dei finanziamenti per il reddito di cittadinanza per detrarre i contributi per le nuove assunzioni: questo creerebbe le condizioni per un minor costo a una maggiore occupazione».