Rientro a scuola: il momento della prima campanella dell’anno per milioni di studenti italiani si avvicina e, tra le paure che suscita la prevalenza della variante Delta del Coronavirus nel nostro Paese, e l’aumento dei contagi nonostante la campagna di vaccinazione di massa, si punta a rendere sicure le aule con nuove regole. Eccole di seguito, a mo’ di vademecum per alunni e corpo docente, ma col nodo legato all’impiego del green pass ancora da sciogliere, senza contare l’incertezza legata alla vaccinazione dei più giovani nonostante gli annunci del commissario Figliuolo.
Le regole per il rientro a scuola arrivano mentre si teme una nuova ondata di contagi quale coda della stagione estiva, e i dubbi atavici riguardanti il discorso relativo ai mezzi del trasporto pubblico, senza contare che c’è ancora qualche sacca di resistenza sul tema delle vaccinazioni ai minori e che i sindacati sono sul piede di guerra dopo aver scelto di non firmare l’intesa sul green pass a scuola. Ma andiamo con ordine: per il ritorno a scuola in presenza si punterà ovviamente sull’utilizzo delle mascherine e con delle distanze più flessibili da tenere in classe; infatti il classico metro di distanziamento non sarà obbligatorio laddove non vi sarà spazio per tutti i banchi. Fondamentale sarà anche l’areazione dei locali degli istituti, garantendo il ricambio dell’aria grazie a porte e finestre aperte (soprattutto con le temperature di quest’ultimo scorcio d’estate…) ma pure nei prossimi mesi e anche se dovesse fare fresco.
RIENTRO IN SICUREZZA A SCUOLA: LE REGOLE SU DISTANZE, MASCHERINE, GREEN PASS E…
Detto che le principali norme di igiene con cui abbiamo imparato a convivere nell’ultimo anno e mezzo restano valide per prevenire il contagio, vi sono alcune differenze nel nuovo vademecum ministeriale: innanzitutto lo stesso Ministero ha attivato un “help desk” ad hoc per i presidi, aprendo dei tavoli di confronto con i principali enti locali e sindacati. Il risultato è che i bambini dai 6 anni in su dovranno indossare la mascherina, mentre sono suggerite mascherine trasparenti per i soggetti portatori di disabilità e gli insegnanti di sostegno; a tal proposito saranno gli stessi istituti scolastici a fornire i Dpi, mente non ci sarà più il rito della misurazione della temperatura all’ingresso. Sul distanziamento, come detto, norme meno rigide: se per i flussi in entrata e in uscita, oltre che in mensa, sono previsti turni per evitare assembramenti, la distanza di due metri tra alunni e rispetto alla cattedra suggerita dal CTS a luglio diventa ora solo una “raccomandazione” con possibili deroghe.
Veniamo ora ai noi su cui il dibattito è ancora aperto: fai-da-te per aerare i locali soprattutto con classi che possono arrivare a 30 unità con finestre e porte sempre aperte anche se desta qualche perplessità (ma la faccenda è di non facile soluzione) l’opportunità di tenere aperto anche “con meteo avverso”. Infine il green pass: accennato ai sindacati che per ora non hanno firmato il protocollo di sicurezza approntato, la bozza ministeriale non vi fa menzione mentre il punto più discusso, quello delle sanzioni (sospensione dal servizio, dovrà attendere di essere discusso in Parlamento dopo che anche i presidi si sono mostrati contrari, chiarendo anche se la sospensione possa portare poi anche al licenziamento di chi non si adegua.