Quello di Khaby Lame è un successo a dir poco straordinario. Il giovane italiano, nato in Senegal ma cresciuto a Chivasso, è diventato in poco tempo il secondo tiktoker al mondo con oltre 98 milioni di follower. Solo poco prima della pandemia era un semplice operaio, adesso è il re dei social. Sebbene sia cresciuto in Italia non ha ancora la cittadinanza, ma lui continua a sentirsi un italiano a tutti gli effetti, come commenta in una lunga intervista al settimanale del Corriere della Sera, Sette. “Non mi serve un foglio di carta per saperlo”, dice. Un rammarico però c’è: “Solo ora che sono diventato famoso pensano alla mia cittadinanza, prima non importava a nessuno”. Tuttavia, ammette di non essersi mai sentito un cittadino di Serie B.
Oggi Lame continua a ripetere di essere fortunato ed effettivamente non è molto cambiato da quando era un semplice ragazzo delle case popolari di Chivasso. Da sei anni non torna in Senegal, dove oggi parlano di lui persino nei telegiornali. Ma cosa ne pensano i suoi genitori di tutto questo successo? “Sono felici”, ammette, “ma mio papà dice anche di stare attento. Di non montarmi la testa”. Lui però dice di non avere alcuna intenzione di montarsi la testa sebbene ora sia ormai diventato celebre in tutto il mondo.
KHABY LAME: IL SUCCESSO SU TIK TOK
Sebbene non gli dispiacesse affatto la vita di prima, oggi Khaby Lame non può che essere felice di ciò che è riuscito a costruire e di ciò che è in grado di fare, “far ridere gli altri”. A fermarlo sono persino personaggi famosi ma non ha ancora conosciuto Chiara Ferragni anche se è riuscito a superarla su Instagram: “Ma facciamo cose diverse”, dice. Gli ha persino scritto in privato Mark Zuckerberg ma la più grande emozione l’ha avuta con Del Piero: “Grazie al mio manager Alessandro ho conosciuto Del Piero al ristorante”, ha raccontato, “Ho fatto ridere anche lui. Ma io ho sempre fatto ridere tutti. Anche a scuola”.
Lame è stato bocciato tre volte, la prima in quarta elementare. Poi ha fatto la scuola d’arte e dei mestieri specializzandosi in tornio e fresa ma la scuola non era proprio il suo forte anche per via della sua dislessia e della discalculia oltre che per la passione per il computer e Youtube. Nonostante in tanti siano stati scettici nei confronti delle sue qualità, Lame è andato per la sua strada ed ha lanciato un suo messaggio: “Se c’è un messaggio che vorrei far passare con la mia storia è proprio questo: non fatevi fermare dagli altri”.
LA VITA A CHIVASSO E L’AMORE PER ZAIRA
Da piccolo Khaby Lame sognava di fare l’attore rincorrendo i suoi miti, Eddie Murphy e Will Smith: “Voglio ancora fare l’attore e studiare recitazione”, dice. Ma non lasciare Tik Tok: “Mai, devo tutto a Tik Tok”. Tuttavia ha un desiderio che vorrebbe realizzare: “Vorrei comprare una casa ai miei genitori e ai miei fratelli. Vorrei riuscire a farli vivere bene, senza troppi pensieri”, ed ora vorrebbe fare il giro dell’Italia a partire dalla Calabria. Oggi Lame abita ancora a Chivasso ma è spesso a Milano per lavoro: “Quando passo tanto tempo lontano mi manca il mio cortile, sono uno che viene dalla periferia. Devo tutto a quel posto”.
Lì il giovane non ha mai subito episodi di razzismo ma ha sempre avuto una vita felice. Questo perché, rivela, “negli ambienti in cui sono cresciuto eravamo tutti diversi, quindi tutti uguali. Non credo che l’Italia sia un paese razzista”, e le poche eccezioni, a suo dire, sono solo frutto dell’ignoranza. Da quasi un anno è anche fidanzato: “Lei si chiama Zaira, è una ragazza che ho conosciuto su Instagram. Le ho risposto a una stories e abbiamo iniziato a parlare. La amo molto e le sono fedele”.