Uccide la madre al culmine di una lite accoltellandola alla schiena. È successo nella serata di ieri a Treviglio, dove una donna di 43 anni è morta a casa sua poco dopo essere stata colpita dalla figlia di 15 anni. Stando a quanto riportato dal Corriere della Sera, la lama del lungo coltello da cucina che ha usato la ragazzina potrebbe aver raggiunto il cuore. L’omicidio è avvenuto attorno alle 22 in una abitazione al civico 30 di via Bernardino Buttinoni, quindi in pieno centro storico, che è stata posto sotto sequestro dalla Procura di Bergamo dopo l’omicidio. Non è al momento chiaro chi abbia allertato il 118, forse è stata la stessa 15enne che è stata trovata dai carabinieri all’interno dell’abitazione.
Non è da escludere che abbia reso già le prime spontanee dichiarazioni. Gli investigatori comunque stanno provando a ricostruire i rapporti familiari, più in generale la situazione in cui viveva la 15enne. Si tratta, dunque, di un quadro che va ricostruito in maniera approfondita. La ragazza, comunque, solo all’una di notte circa, quindi ad almeno tre ore dai fatti, è stata portata al comando dei carabinieri di Treviglio.
TREVIGLIO, UCCIDE ACCOLTELLA MADRE ALLA SCHIENA
Il cadavere della mamma, invece, al termine dei rilievi è stato trasportato presso la camera mortuaria dell’ospedale Papa Giovanni, dove deve essere sottoposto all’autopsia che è stata disposta dal pubblico ministero. Ma nel frattempo è scattata anche la segnalazione alla Procura minorile di Brescia, competente anche per Bergamo. Sul posto, oltre agli ufficiali dei carabinieri e ai soccorritori, è accorso anche il sindaco di Treviglio, Juri Imeri, con l’assessore ai Servizi sociali Pinuccia Prandina.
Secondo quanto riportato da PrimaTreviglio, era una famiglia come tante quella che è stata sconvolta dalla tragedia. La 43enne viveva da sola insieme alla figlia 15enne. Pare che fosse una famiglia anche conosciuta in città e apparentemente lontana da situazioni di disagio sociale. Ma sulla vicenda l’amministrazione comunale non intende intervenire per ora. “Come sempre in questi casi, davanti a un fatto che scuote nel profondo l’intera città, è giusto mantenere il silenzio e il rispetto per tutti i coinvolti”, si è limitato a dire il sindaco.