Santa Lucia si celebra oggi, 13 dicembre. La Beata è protettrice dei ciechi, delle malattie degli occhi e degli oculisti, ed è patrona di Siracusa. Proprio qui, si celebra ogni anno il 13 e il 20 dicembre la festa di Santa Lucia, con la messa solenne in Cattedrale e la processione che si conclude con l’arrivo nella chiesa dedicata alla santa dove si trova il suo sepolcro. Si tratta di una festa patronale molto sentita e vissuta dai siracusani, che iniziano con una preparazione di preghiera 13 giorni prima, mentre 5 giorni prima viene aperta la nicchia che racchiude il simulacro. La festa ufficiale si tiene il giorno 13, mentre il giorno 20 dicembre la festa prosegue con quella che viene definita l’ottava, che prevede ancora celebrazioni e la processione lungo le vie della città.
Proprio per la sua grande popolarità, santa Lucia è anche patrona di altre città come Belpasso, Savignano sul Rubicone, Carlentini, Copparo, Medicina, Santa Lucia di Piave, Prata di Pordenone, Acqualagna. Altro santi celebrati il giorno 13 dicembre sono Sant’ Ottilia di Hohenbourg, il Beato Antonio Grassi, il Beato Giovanni Marinoni, San Giudoco di Piccardia, Sant’ Autberto.
Santa Lucia, la sua vita
Santa Lucia, vergine e martire nacque a Siracusa da una ricca famiglia cristiana e fu martire sotto la persecuzione di Diocleziano intorno al 304. Fin da bambina decise di consacrarsi segretamente al Signore, donandogli la propria verginità. Ma la famiglia la promise in sposa ad un pretendente che si era fatto avanti. Un giorno, si recò in pellegrinaggio con la madre, da tempo gravemente malata, per chiedere a sant’Agata la grazia della guarigione. mentre si trovavano sulla sua tomba, Sant’Anna apparve a Santa Lucia, profetizzandole la guarigione della madre, il suo futuro martirio e anche che sarebbe stata la gloria di Siracusa. Mentre tornavano a casa Lucia decise di confidare alla madre la sua decisione di rinunciare a uno sposo terreno per lo Sposo celeste e così, rinunciando alle ricchezze che aveva, si fece povera e si dedicò all’assistenza dei malati e dei poveri, degli orfani e delle vedove. Tuttavia, il pretendente deluso la denunciò come cristiana al tribunale romano, negli anni della persecuzione di Diocleziano.
Quando venne arrestata si rifiutò coraggiosamente di effettuare il sacrificio agli dei pagani che veniva richiesto per avere salva la vita. Venne processata e durante il suo interrogatorio rispose sempre citando la sacra Scrittura, utilizzando le parole scritte dagli evangelisti, con pacata fermezza. Le furono inflitti atroci violenze fino a quando morì per un colpo di spada alla gola il 13 dicembre. Fu sepolta nelle catacombe di Siracusa. Ancora oggi è tra le sante più popolari.