Filomena Di Gennaro e gli scontri col fidanzato Francesco Monaco
Nella vita di Filomena Di Gennaro c’è stato un “prima” ed un “dopo” che sarà ripercorso nel nuovo appuntamento de Il Terzo Indizio in onda oggi su Rete 4. La data che ha fatto da spartiacque tra le sue due esistenze fu il 13 gennaio 2006 quando la donna, chiamata in famiglia Milena, viene aggredita dall’ex fidanzato conosciuto sin da giovanissima. Nella sua prima vita, Filomena era riuscita a vincere un concorso indetto dall’Arma dei Carabinieri e ad indossare la divisa. Un sogno che tuttavia non fu mai realmente condiviso dal fidanzato Marcello Monaco. Dalla provincia di Foggia, la giovane si trasferì a Roma dove dopo aver conseguito la laurea in Psicologia frequentava il corso di Allievi.
Nella sua seconda vita, Filomena ha dovuto affrontare il dramma della disabilità, dopo aver rischiato di morire ad opera del suo ex fidanzato. Marcello Monaco esplose ben sei colpi di pistola in rapida successione. “O mia o di nessuno”: furono queste le parole pronunciate prima di quella folle esecuzione. Da allora la donna vive su una sedia a rotelle ma non ha mai smesso di lottare anche per le altre vittime di violenza. “Un proiettile ha lesionato il midollo spinale e vivo sulla sedia a rotelle. Ho un’invalidità al 100%. Sono stata condannata io all’ergastolo”, ha commentato Filomena a “Lavori in corso”, su RadioRadio, alla fine dello scorso anno.
Filomena Di Gennaro ex carabiniere aggredita da ex fidanzato Marcello Monaco: “Volevo lasciarlo”
L’ex fidanzato di Filomena Di Gennaro ha affrontato un processo con il rito abbreviato venendo condannato a 15 anni di reclusione. Dopo circa tre anni però, Marcello Monaco era già un uomo libero. Quanto vissuto ha avuto su Filomena delle gravi ripercussioni sia a livello fisico e psicologico ma anche economico. “Porto ancora oggi i segni”, ha commentato la donna. Ma cosa avrebbe spinto il suo aguzzino a decidere di toglierle la vita? “Io avevo deciso di lasciarlo”, ha spiegato Filomena durante la trasmissione radiofonica, qualche mese, fa.
Dopo aver vinto il concorso come Maresciallo dei Carabinieri, anche l’uomo aveva deciso di trasferirsi da Foggia a Roma: “Ho cercato di fargli capire che la nostra storia era finita. Lui non ha voluto sentirne ragioni. Sono uscita dalla macchina e mi ha raggiunto”, ha raccontato la donna. Forse Filomena immaginava che il suo ex avrebbe potuto avere una reazione non consona e così avvertì il comandante di Velletri, poi diventato suo marito, dell’appuntamento e fortunatamente intervenne in tempo.
La sua nuova vita alle prese con la disabilità
Filomena trascorse diversi giorni in coma prima di tornare nuovamente alla vita. “Sono ancora viva ma costretta ad una vita su una sedia a rotelle. La mia vita è stata completamente stravolta, ho perso il lavoro perché non più idonea dal punto di vista fisico”, commenta oggi, trovandosi ad affrontare con determinazione il dramma della disabilità.
L’ex che si è reso autore di una simile aggressione, se l’è cavata con pochi anni di reclusione e successivamente si è trasferito al Nord rifacendosi una vita. “Si è sottratto a qualunque obbligo di qualsivoglia natura. Abbiamo fatto la causa per stabilire quale fosse l’importo di risarcimento in favore della signora Di Gennaro e dal tribunale di Roma è stato stabilito un importo di oltre 2 milioni e mezzo di euro ma, alla fine, non abbiamo potuto prendere nulla perché lui risulta disoccupato”, ha commentato l’avvocato Giancarlo Lima, legale di Filomena, intervenuto anche lui a RadioRadio per rammentare una vicenda che è stata caratterizzata da diversi buchi anche sul piano normativo, come denunciato dallo stesso difensore.