Giuseppe Conte interviene sui talebani tornati al potere in Afghanistan dicendo che “va mantenuto un dialogo“, i suoi avversari politici lo criticano mentre il suo compagno di partito Luigi Di Maio non sembra essere d’accordo con lui. Allora Conte passa al contrattacco con un post su Facebook: “Di fronte al disastro umanitario che è in corso in Afghanistan, dove sono in pericolo i più elementari diritti fondamentali, è vergognoso che in Italia ci sia chi gioca a strumentalizzare fatti e dichiarazioni per biechi fini di polemica politica. La polemica proviene dagli esponenti di quella stessa forza politica che ha inneggiato al “Rinascimento arabo” e che ha sostenuto fideisticamente che il percorso che si stava compiendo in Afghanistan fosse risolutivo e privo di errori“.
Ma aveva detto esattamente Conte per far scoppiare la polemica? L’ex presidente del Consiglio ora presidente del Movimento 5 Stelle aveva dichiarato: “Non va assunto un atteggiamento arrogante, l’Occidente deve coinvolgere tutti per mantenere uno stretto dialogo con i talebani. Questo è lo strumento più efficace per proteggere il lavoro fatto in questi 20 anni, i risultati raggiunti e garantire sicurezza alle persone che sono lì. Sono risultati che vanno tenuti con le unghie e con i denti e con tutti i mezzi possibili”.
Giuseppe Conte e la frase sui talebani: Di Maio prende le distanze e gli avversari attaccano
Dopo la dichiarazione di Giuseppe Conte sui talebani, era intervenuto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio che aveva preso le distanze: “È importante agire in maniera coordinata nei confronti dei talebani. Dobbiamo giudicarli dalle loro azioni, non dalle loro parole”. Tra le reazioni negative alle dichiarazioni di Conte, quella della renziana Teresa Bellanova: “Dai gilet gialli alla via della Seta, da Maduro a Donald Trump, dagli “amici libici” ad oggi i talebani. Per i 5 Stelle e il loro leader Giuseppe Conte quando si parla di politica estera più che uno vale uno, mi pare valga la regola di uno vale l’altro”.
All’ultimo post di Giuseppe Conte ha risposto Vittorio Sgarbi: “Mentre da Kabul arrivano le prime notizie di rastrellamenti casa per casa da parte dei talebani, di donne che fuggono e si nascondono per paura di ritorsioni e di spari sulla folla, il leader dei 5 Stelle Giuseppe Conte, senza vergogna, dichiara: “Sì al dialogo serrato con i talebani, il regime si è dimostrato distensivo. Non c’è che dire: uno statista. Talebano”.