La principessa Soraya Malek d’Afghanistan, nipote del Re Amanullah che negli anni Venti nel Novecento rese il Paese liberale e moderno prima di essere deposto nel 1929 dopo un’insurrezione armata, è stata intervistata dalla trasmissione di La7, “Coffee Break Estate”, in merito all’attuale situazione in Afghanistan. “La gente è terrorizzata”, ha spiegato, raccontando come a Kabul sia uomini che donne vivono nel terrore che i talebani possano bussare alla propria porta per sgozzarli. La principessa Soraya, da tempo è impegnata sul tema dei diritti femminili in Afghanistan e proprio dai nonni ha raccolto l’eredità morale. Non è un caso se la regina Soraya fu considerata una delle prime e influenti femministe tanto da guadagnarsi la copertina del Time Magazine nel 1927.
Per lei che arriva da una famiglia fortemente riformatrice, non è semplice vedere il suo popolo ridotto in questo modo. La principessa Soraya ha commentato alla trasmissione di La7: “E’ un dolore tale che mi si spezza il cuore”. A suo dire, “la sfortuna più grande per una donna è nascere in Afghanistan”. Adesso, dice, stanno incendiando anche le lauree delle donne delle università americane di Kabul. “Stanno cercando di cancellare tutte le tracce dei rapporti che avevano con gli occidentali”, ha aggiunto. “Non sono preoccupate, sono terrorizzate”, ha aggiunto, spiegando la sensazione di non avere alcuna speranza nel futuro.
La principessa Soraya Malek d’Afghanistan e le parole sull’Occidente
I talebani hanno rassicurato il popolo afghano ma in merito la principessa Soraya ha commentato a Coffee Break nella versione estiva: “Io non mi fido. Molti dicono che sono cambiati ma ciò che vogliono far passare ai media è che in fondo sia un bene che i talebani si amministrino da loro, ma è questa la cosa molto pericolosa”. La donna ha puntato il dito anche contro la comunità internazionale che a suo dire avrebbe finora fatto solo ciò che ha voluto: “Erano i padroni in Afghanistan, andavano e venivano, facevano quello che volevano con i droni, con gli aerei, con le armi”. Oggi si appella alla comunità internazionale affinché ci siano dei corridoi umanitari.
Tra gli altri errori che secondo la principessa Soraya avrebbe fatto l’Occidente, c’è quello di aver istruito tanti giovani militari nelle migliori accademie ma non è stato fatto nulla per creare la classe del futuro del Paese: “Solo guerreggiare”, ha commentato amareggiata pensando all’Afghanistan.
La figura della regina per il Paese
Del grande dolore e della rabbia della principessa Soraya se ne è parlato anche nel corso di un’altra trasmissione di La7, Omnibus. La nipote del re Amanullah e della regina Soraya al quotidiano Il Domani ha detto: “Le donne afghane verranno uccise o segregate. L’occidente non si faccia illusioni”. La giornalista Giulia Merlo ha spiegato come è riuscita a contattare Soraya: “L’ho trovata un po’ per caso, un po’ per fortuna”, ha spiegato.
Alla giornalista proprio la principessa Soraya ha spiegato l’intenzione di portare in luce la figura della nonna, la regina d’Afghanistan, donna che nel Paese ha rilanciato l’istruzione femminile ed il fatto che non si portasse il velo, insieme al marito. “In quei dieci anni, tra gli anni Venti e gli anni Trenta, questa coppia reale aveva rinunciato alla poligamia e una delle dichiarazioni del re fu ‘io sono il vostro re, ma mia moglie è la regina, il ministro dell’istruzione'”. La principessa, avendo ancora rapporti con l’Afghanistan, ha svelato infine la sua sensazione che ci sia ancora il ricordo di ciò che era il Paese all’epoca dei suoi nonni e la grande differenza rispetto ai giorni nostri.