Aggiornamenti sul caso Pedro Obiang, il centrocampista del Sassuolo colpito da miocardite dopo la somministrazione del vaccino anti-Covid. È ancora il quotidiano “La Verità” a fornire ulteriori dettagli in merito alla notizia, emersi a seguito di un contatto con il direttore responsabile e sanitario della Mapei sport Claudio Pecci, già medico della nazionale italiana di ciclismo: “Il ragazzo è venuto da noi la settimana prima di partire per il ritiro per fare i soliti accertamenti annuali per la conferma dell’idoneità agonistica, senza aver nessun sintomo (tamponi negativi, ndr). Abbiamo notato delle anomalie che non ci convincevano e non erano giustificate. Ci si sono alzate le antenne e ho programmato una risonanza cardiaca, il giorno successivo, all’Humanitas di Milano“.
Nel corso della risonanza sono emerse una miocardite e una polmonite monolaterale che hanno suscitato dei grossi dubbi, “perché una roba così in un atleta che era anche asintomatico… Il giorno
dopo, il venerdì (9 luglio), in accordo con i medici del Sassuolo, lo abbiamo fatto ricoverare al Policlinico, dove è rimasto per circa 10-15 giorni e dove c’è stata la conferma della miocardite e della
polmonite monolaterale grazie ai successivi accertamenti fatti in modo esemplare sia dal punto di vista cardiologico che polmonare”. Nessuno può dire, a detta di Pecci, se sia una miocardite da Covid-19 e neanche se sia da vaccino. Le interpretazioni, valutazioni, le ricerche sull’eziologia lasciano il tempo che trovano. Nessuno può dare una risposta. Obiang, però, era stato vaccinato “tre-cinque giorni prima di venire da noi, come tutti gli altri”. (aggiornamento di Alessandro Nidi)
PEDRO OBIANG, MIOCARDITE DOPO VACCINO: “NON È STATO UN PERIODO FACILE”
Pedro Obiang, calciatore del Sassuolo con un passato tra le fila della Sampdoria e del West Ham, è stato colpito da miocardite dopo il vaccino anti-Covid. Lo scrive “La Verità”, che sottolinea come il ventinovenne guineano fosse presente alla presentazione della squadra in piazza della Rosa a Sassuolo il 29 luglio e che poi, nonostante i tamponi negativi, abbia dovuto ricoverarsi presso il policlinico di Modena per 7-10 giorni. Inizialmente si è parlato di Coronavirus, fino a quando il club emiliano, il 9 agosto, ha diramato una nota ufficiale: “Comunichiamo che il giocatore Pedro Obiang si è recentemente sottoposto a controlli presso il policlinico universitario di Modena, ove si è evidenziato un focolaio broncopolmonare di natura virale. Al momento, a scopo prudenziale, si renderà necessaria un’astensione dall’attività sportiva, la cui durata sarà valutata nei prossimi tempi”.
Ha fatto seguito a quel comunicato soltanto un ringraziamento pubblicato dal giocatore su Twitter, che “per tutto l’amore ricevuto. Non è stato un periodo facile, ma mantengo la stessa illusione di quando ero bambino. Al momento sto bene, sono stato ben accudito da tutti i professionisti dell’ospedale di Modena dove mi hanno tenuto di buon umore”.
PEDRO OBIANG, MEDICO DEL POLICLINICO DI MODENA: “SÌ, CONFERMO LA DIAGNOSI”
Un medico del policlinico modenese, che preferisce mantenere l’anonimato, ha dichiarato a “La Verità” che il centrocampista è stato ricoverato per circa dieci giorni nel nosocomio emiliano per miocardite, la cui eziologia “non è sicura, perché comunque aveva un focolaio broncopneumonico e ha fatto anche una terapia antibiotica”. Dunque, è possibile che sia stata la seconda dose di vaccino a scatenare il problema al cuore? “Non è facilmente documentabile. Non è che si fa un’indagine istologica e si capisce se è stato il siero. Ormai è stato dimesso. Stiamo parlando di uno che è stato in Africa, a casa sua, dove si è infettato e verosimilmente questa infezione ha causato la miocardite”.
Ma allora Obiang era positivo? “No, non ha contratto il Coronavirus. Il tampone era negativo ed era vaccinato, ma non credo ci sia una correlazione diretta con questo. Comunque, adesso dovrà osservare un periodo di stop dall’attività agonistica di circa 6 mesi, poi servirà un’ulteriore valutazione”.