Durante la sua avventura ad Amici 20, Aka7even ha raccontato di aver avuto un’infanzia non semplicissima quando, a soli sette anni, è finito in coma e ci è rimasto per alcuni giorni. I suoi genitori credevano che non ce l’avrebbe fatta, poi un giorno Luca – questo il vero nome del cantante – si è risvegliato. Quel momento drammatico Aka ha deciso di raccontarlo anche nel corso di un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, svelando i dettagli di quei giorni e di quel miracoloso risveglio. “A 7 anni sono finito in coma per una crisi epilettica causata da un virus che aveva attaccato il cervelletto. Ci sono rimasto 7 giorni, credo per questo di avere 7 vite, come i gatti”.
Da qui il suo nome d’arte. Quel risveglio è stato per tutti un vero e proprio miracolo: “Teoricamente i medici dicevano che non avrei più dato segni di vita. Mamma però ci credeva perché vedeva, sentiva e percepiva che ce l’avrei fatta. I dottori le dicevano ‘no signora, non speri ancora’. Alla fine però mi sono svegliato dopo una settimana. Per i medici era un miracolo totale.”, ha raccontato il giovane cantante.
Aka7even: “In coma mio fratello mi faceva ascoltare la musica”
Proprio la musica ha avuto un ruolo fondamentale in tutta questa vicenda. Aka7even ha infatti raccontato che “Mio fratello mi faceva sentire la musica. Lui mi ha accompagnato in questo percorso. La mia famiglia è stata molto presente. Mio fratello mi metteva le cuffie e mi faceva ascoltare la sua voce mentre cantava. Quel gesto lì mi ha fatto piangere. I medici dicevano ‘come fa a piangere se è in coma?’. Anche mia madre non capiva e sperava. Però i dottori dicevano che erano liquidi rimasti che sfogavo, quindi non piangevo per la musica, ma per una cosa fisica”.
Invece, pochi giorni dopo, Luca è tornato alla vita. E oggi questa vita è piena di musica, grazie anche alla sua partecipazione ad Amici: “Mi ero presentato come un trapperino con questo modo un po’ da latin lover, oggi sono diverso”, ha ammesso.