E’ stato emesso nella giornata di ieri il rapporto dell’intelligence degli Stati Uniti, su richiesta del presidente Joe Biden, circa le origini del covid, virus che a partire dalla fine del 2019/inizio 2020, ha iniziato a circolare in Cina per poi diffondersi in tutto il mondo provocando la pandemia che stiamo vivendo ancora oggi. Il covid è scappato dal laboratorio o è stato originato da un animale?
Dopo tre mesi di indagini, come si legge sull’Adnkronos, non si sciolgono, per l’ennesima volta, i dubbi su quanto accaduto, ma viene comunque esclusa l’intenzione di Pechino di creare – si legge sull’abstract del rapporto diffuso dall’Office of the Director of National Intelligence, riportato poi dalla Cnn – una vera e propria arma biologica o comunque un’opera di ingegneria genetica. “Tutte le agenzie ritengono che le due ipotesi siano plausibili: l’esposizione naturale ad un animale infetto e un incidente legato ad un laboratorio”. Biden ha aggiunto: “Mentre questo lavoro si è concluso, i nostri sforzi per comprendere le origini di questa pandemia non cesseranno”.
ORIGINI COVID, RAPPORTO USA: LE PAROLE DI BIDEN
“Faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità – ha proseguito il numero uno della Casa Bianca – per risalire alla radice di questa pandemia che ha causato tanto dolore e morte nel mondo, in modo da adottare ogni precauzione necessaria per evitare che questo accada di nuovo”. E ancora: “Il mondo merita risposte e non avrò riposo fino a quando non le avrò”, puntando poi il dito nei confronti della Cina, accusandola di essere continua a “respingere le richieste di trasparenza e a evitare che investigatori internazionali e membri della comunità scientifica abbiano accesso alle informazioni”. Quindi ha proseguito il commander in chief: “Le nazioni responsabili non si sottraggono a questo tipo di responsabilità nei confronti del resto del mondo. Le pandemia non rispettano i confini internazionali e dobbiamo tutti comprendere meglio come il Covid si è originato per evitare ulteriori pandemie”.
ORIGINI COVID, RAPPORTO USA: “SERVIREBBE MAGGIORE COOPERAZIONE CINA”
In ogni caso, come anticipato sopra, il rapporto stilato dall’intelligence Usa sull’origine del covid esclude che lo stesso sia stato creato in laboratorio per scopi bellici, non è infatti ipotizzabile, per la maggior parte delle agenzie a stelle e strisce coinvolte nel report, che il covid sia stato il frutto di una manipolazione genetica, anche se un’agenzia ritiene plausibile che il virus in questione sia il risultato di un incidente in laboratorio che “probabilmente riguardava un esperimento, gestione di animali o di campioni da parte del Wuhan Institute”.
La conclusione è che servirebbero altri dati e informazioni “per una spiegazione più definitiva sull’origine del covid-19. La comunità dell’intelligence e quella scientifica globale lamentano la carenza di campioni clinici o di una completa comprensione dei dati epidemiologici relativi ai primi casi”. Infine le nuove accuse alla Cina: “La cooperazione della Cina sarebbe necessaria per arrivare ad una conclusione. Pechino, però, continua a ostacolare un’indagine complessiva, si oppone alla condivisione delle informazioni e critica gli altri paesi, compresi gli Usa”.