Matteo Berrettini non credeva di poter diventare un sex symbol, ma ciò è accaduto: “Mi vien da ridere”, ha ammesso. La verità è che ha conquistato – senza volerlo – migliaia di italiane e non solo. Nel corso di un’intervista rilasciata a La Repubblica, il tennista ha parlato di questo lato divertente della sua vita.
“Berrettini prendimi a racchettate”. Così recitava un cartellone dedicato all’italiano in uno degli ultimi tornei a cui ha partecipato. Matteo, tuttavia, ci tiene a precisare di non avere ricevuto alcuna “proposta indecente”, seppure in quel caso abbia preferito non approfondire. “La cosa mi ha fatto piacere e anche un po’ sorridere: mai avrei pensato che si scatenasse un’onda simile”, ha ammesso. La sua testa, ad ogni modo, è totalmente concentrata sul campo. Il ricordo della finale a Wimbledon è ancora vivido nella sua mente, nonostante non sia riuscito a battere Novak Djokovic. “Mangiavo a fatica, lo stomaco chiuso per la tensione. Mi sforzavo di viverla come una cosa normale. Anche se, ovviamente, non c’era nulla di normale. (…) In generale, ricordo la fatica di gestire le emozioni e le difficoltà tecniche e tattiche del match”. Poche ore dopo Italia-Inghilterra e la festa azzurra, fino al rientro a Roma da eroe: “La visita al Quirinale mi è rimasta dentro, il discorso fatto davanti al Presidente”.
Matteo Berrettini e l’assenza a Tokyo 2020
L’unica nota stonata del 2021 di Matteo Berrettini, tra ruolo da sex symbol e sogno a Wimbledon, è rappresentata dall’assenza ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020 a causa di un infortunio. “Mi è dispiaciuto tanto, ma il mio fisico mi ha mandato un segnale”. Ciò che lo ha ferito di più, tuttavia, sono state le insinuazioni di alcune persone. “Hanno detto che avrei finto di stare male, una cattiveria che mi ha fatto stare più male della grandissima delusione in sé”, ha ammesso.
Il tutto, però, adesso è passato. Il nuovo obiettivo è scrivere altre pagine della storia del tennis, italiano e non solo. La prossima tappa saranno gli Us Open di New York, in cui mancheranno Roger Federer e Rafael Nadal. Ci sarà, invece, Novak Djokovic, a caccia del Grande Slam. “Io gioco per me stesso”, ha ribadito Matteo Berrettini. “Il tabellone ci fa incrociare nei quarti? Però bisogna prima arrivarci”.