Nada e le sue canzoni più famose nella puntata di “Techetechetè” in onda su Rai1. Icona della musica italiana, la cantante all’anagrafe Nada Malanima si è fatta conoscere dal grande pubblico per due canzoni senza tempo: “Ma che freddo fa” e “Amore disperato”, due brani che ancora oggi sono tra i più suonati ed utilizzati come colonna sonora di film, spot televisivi e tanto altro. Proprio l’interprete, intervistata da Rolling Stone, ha raccontato quanto queste due canzoni iconiche siano state importanti per la sua carriera artistica: “mi hanno dato sicuramente tanto, sono canzoni bellissime. In Amore disperato ero già più consapevole”.
Non solo, soffermandosi sul successo di “Ma che freddo fa”, brano presentato al Festival di Sanremo del 1969, ha confessato: “mi sono dovuta staccare da quella canzone, ho dovuto distruggere il bambino per liberarmi, altrimenti mi avrebbe distrutto perché troppo potente. Avevo capito che il rischio era quello e non ci sono stata. Non per rinnegare quel pezzo, ma uno deve andare avanti. In certi momenti è stata faticoso, per me”.
Nada: “nella musica sono sempre stata la centro di me e ho preso le decisioni che volevo”
La cantante Nada non si è mai adagiata sui successi del passato. Ha sempre giocato e sperimentato con la musica proponendo generi diversi e coinvolgendo artisti di ogni tipo. Una carriera diversificata e sicuramente originale quella dell’interprete che però a sorpresa ha raccontato di essersi sempre sentita sola nel mondo della musica: “mi sono sentita molto anomala, non mi sono mai sentita parte di qualcosa o vicino a qualcuno. Non mi sono mai trovata a essere parte di qualche modo di comportamento o di agire, sono sempre stata al di fuori di tutto”. Attenzione però, se nella musica si è sempre sentita sola, non si è mai sentita discriminata come donna.
Nada, infatti, ha sempre imposto la sua musica e le sue idee: “sono sempre stata la centro di me e ho preso le decisioni che volevo. È un fatto personale”. Parlando però del ruolo della donna in generale nel mondo delle sette notte ha precisato: “se guardo in generale, però, le donne devono ancora avere giustizia. A volte penso si stia tornando indietro rispetto, ad esempio, agli anni ’70 e alle lotte femministe alle quali ho partecipato. Nel pensiero delle persone questa cosa sta cambiando in peggio”. Infine impossibile non parlare del Festival di Sanremo dove ha gareggiato due volte: la prima nel 1969 a soli 15 anni con “Ma che freddo fa” classificandosi al quinto posto e vincendo il Premio della Critica e nel 1989 con “Bolero” classificatasi all’ultimo posto. Negli ultimi anni è tornata a Sanremo, ma come ospite duettando con Motta. Era l’unico modo per rivederla sull’Ariston con cui ha un rapporto particolare: “penso di non essere in linea. Probabilmente chi organizza non ha nessun interesse a quello che io faccio, quindi le cose non succedono”.