Parassiti, grafene e addirittura acciaio: questi alcuni degli ingredienti nocivi presenti nei vaccini anti Covid secondo la nuova bufala che stanno rilanciando i no vax sui social. Si parla di uno studio il cui autore però non viene nominato. Il sito DatabaseItalia, già noto per altre fake news e teorie del complotto, lo attribuisce ad un gruppo, The Scientist Club. Il documento risulta pubblicato il 20 agosto in lingua inglese su un altro sito che appartiene a Robert O. Young. Questo presunto studio, che non è validato con una peer review, sostiene di aver preso in esame i vaccini Pfizer, Moderna, AstraZeneca e Johnson & Johnson. Non vengono però riportati numeri dei lotti per certificare l’origine delle fiale esaminate. Inoltre, si afferma di aver eseguito delle analisi su sangue umano, senza però indicare i soggetti che si sono prestati, cioè la loro situazione clinica e la metodologia di selezioncorone, per cominciare.
Come evidenzia Open, che ha ricostruito la vicenda, non c’è modo di verificare se le immagini presenti nel documento sono state effettivamente ottenute al microscopio analizzando i vaccini, né se mostrino davvero ossido di grafene e gli altri materiali. Ci sono poi diversi riferimenti ad un altro presunto studio, questo condotto su Pfizer e l’ossido di grafene, che però è stato disconosciuto dall’Università di Almeria, in Spagna.
CHI C’È DIETRO IL PRESUNTO STUDIO
Esaminando i metadati del file pdf, Open ha appreso che l’autore del documento è Antonietta Gatti, moglie di Stefano Montanari, entrambi noti e apprezzati dai no vax italiani. Invece chi avrebbe condotto lo studio, tale Robert O. Young, è stato condannato nel 2017 per aver esercitato la professione medica senza licenza, mentre l’anno dopo è stato condannato a pagare un risarcimento di 105mila dollari per aver convinto una donna malata di tumore a rinunciare alle cure e a optare per la dieta alcalina, bufala creata proprio da lui che ha ottenuto una laurea ‘online’ tramite una università non riconosciuta dove si insegnano “medicine alternative”. L’anno scorso è finito nel mirino della Federal Trade Commission per aver diffuso teorie non verificate sul trattamento del Covid. Inoltre, ha diffuso anche teorie del complotto su Bill Gates. Tale Young cita alcuni elaborati della coppia italiana, pubblicati su MedCrave, rivista che vede Antonietta Gatti nell’editor board. Si tratta della stessa che presenta uno studio basato letteralmente sui film di Star Wars.