Il primario di Malattie infettive del Sacco, Massimo Galli, ospite ieri in collegamento con il programma di Rete 4, Controcorrente. Le prime parole sono per le discoteche, che negli ultimi giorni hanno visto l’intervento delle autorità per dei balli proibiti: “Il problema è sempre quello dei controlli – sottolinea Galli – le pratiche corrette ci sarebbero, ma ho la netta impressione che c’è una specie di rinuncia a priori”.
“Tutto questo però non sarà gratis – ha proseguito Galli – vorrà dire incrementare la circolazione del virus che ci darà qualche problema non da poco a settembre e a ottobre, perchè a furia di avere infezioni in giovani, che fortunatamente non si ammalano gravemente, avremo infezioni in molti di coloro che non si sono vaccinati fra gli over 50, non è una previsione difficile da fare, stiamo vedendo già in questi giorni che la situazione si è fatta più scabrosa da questo punto di vista nelle regioni con i tassi bassi di vaccinazione”. Sull’immunità di gregge: “E’ difficile parlare di questo argomento visto che con la Delta il vaccino si comporta in maniera diversa, è un bell’aspettare che si vaccinino gli altri per metterti in sicurezza”.
MASSIMO GALLI: “NE STO SENTENDO DI TUTTI I COLORI, SOLITO TEATRINO…”
“Qui ne sto sentendo di tutti i colori, il teatrino fra politici – ha poi spiegato, parlando delle posizioni contro il green pass – il tampone è uno strumento importante ma imperfetto, tu puoi essere negativo oggi e pochi giorni dopo infetto, è uno dei tanti strumenti che possiamo usare in queste situazioni, vai a vedere se in quel momento si è in grado o meno di trasmettere l’infezione. Il green pass è una specie di idoneità per svolgere determinate mansioni, non garantisce al 100% che la persona non ha l’infezione, ovviamente no, i vaccinati si infettano e infettano ma in maniera minore. Che strumenti abbiamo? Vaccinare il più possibile sapendo di avere in mano uno strumento imperfetto ma l’unico per limitare i problemi. Se vogliamo scandalizzarci sul green pass… Io è da tempo che mi divido con quelli che chiamo i talebani della sanità pubblica in merito al capire se certe persone abbiano risposto in maniera adeguata o meno ai vaccini”.
“Credo che il numero di morti avuti in questo paese sia già tale da togliere la discussione sul fatto che senza vaccini ne avremmo avuti il doppio – ha continuato la sua disamina pro vaccini il professor Massimo Galli – il vaccino ha magagne ma molto meno di altri in uso. E’ un vaccino per cui si usa a sproposito la parola sperimentale, è un vaccino da aggiornare e io sono da sempre favorevole all’idea di una terza dose ma con un vaccino aggiornato. La signora Maglie – riferendosi alla giornalista anche lei in collegamento con Controcorrente e di posizioni differenti rispetto al vaccino – porta avanti posizioni che sono sue che non solo non condivido ma che possono suscitare paure ma che non aiutano una situazione attuale”.