In Italia, in media, i bambini iniziano ad avere un proprio smartphone ad 11 anni. In tanti, tra i genitori, alla vigilia della riapertura delle scuole – che torneranno in presenza – si stanno domandando se sia il caso di dare ai figli il primo telefono. I rischi, tuttavia, possono essere dietro l’angolo. Qual è, dunque, l’età giusta? Come non correre pericoli? Le risposte arrivano dagli esperti.
L’età giusta per essere in possesso di uno smartphone, in base ad una indagine condotta dal Corriere della Sera sulla base del parere di alcuni esperti, è tra i 13 e i 14 anni. Le variabili, tuttavia, sono tante. Si tratta infatti di un passaggio importante nella vita dei bambini, in quanto “i dispositivi elettronici abbattono la percezione del tempo e allontanano dal principio di realtà, due aspetti che in età evolutiva rappresentano fondamentali obiettivi educativi”, spiega il pedagogista Alberto Pellai. Il consiglio, dunque, è quello di osservare i propri figli per comprendere quando è il momento giusto, anche facendo dei test. Il telefono, ad esempio, in alcuni casi può essere utile per le prime uscite da soli, mentre in altri è soltanto un desiderio imitativo. D’altra parte, però, il web è ormai sempre più utilizzato per le azioni quotidiane, tra cui anche quelle scolastiche. Farne a meno, dunque, non è semplice.
Smartphone ai bambini dagli 11 anni? Le regole sono indispensabili
In Italia la fascia d’età 11-17 anni vede più dell’80% di possessori di telefoni personali, ma in molti casi bambini e adolescenti sono abbandonati a se stessi davanti allo smartphone. Le regole, in tal senso, sono indispensabili. Il libro iRules di Janell Burley Hofmann ne presenta 18, il cui mancato rispetto comporta la «cessazione della proprietà dello iPhone».
Una di queste regole riguarda i limiti orari. Al fine di evitare di scadere in una vita completamente online, infatti, è meglio fissare fin da piccoli dei tempi massimi di utilizzo dello smartphone. Inizialmente potrebbe essere un’ora al giorno, per poi allungarsi di anno in anno in base alle esigenze. Attenzione, all’utilizzo serale, in quanto potrebbe compromettere il sonno. È importante, inoltre, insegnare ai più piccoli cosa possono fare e cosa non possono fare con i dispositivi elettronici nonché come comportarsi online, oltre a denunciare eventuali stranezze e/o pericoli. Un tema fondamentale, infine, è quello relativo alla password, che deve essere a conoscenza dei genitori. Sia dello smartphone in sé sia dei social network, che non potrebbero essere frequentati dai minori di 13 anni. La fiducia, tuttavia, non deve mai mancare.