Il poliedrico artista Sal Da Vinci, attore e cantante nato a New York ma originario di Napoli, ospite stamane di Dedicato, su Rai Uno. Le prime parole sono per il suo esordio, fin da giovanissimo, nel mondo dello spettacolo: “Avevo sei anni la prima volta sul palco, mi son trovato catapultato sul palco con mio padre. Mia madre per farci vivere papà ci portava a noi figli “scelti”, perchè siamo una famiglia numerosa e facevamo a turno, siamo sei figli. Andavamo a vedere mio padre e io volevo ripetere le cose che diceva Il gestore del teatro Stabile mi amava e costringeva tutta la compagnia a fermarsi fino all’una di notte dopo lo spettacolo: stiamo parlando di grandi attori del teatro napoletano”
“Io mi fermavo lì dieci minuti – ha continuato nel suo racconto Sal Da Vinci – e dovevo interpretare le cose di mio padre. Poi mio padre mi scelse, ero un po’ vivace e pronto per il pubblico e mi son trovato da quel momento nel mondo dello spettacolo”. Sul film Troppo Forte in cui ha recitato con Carlo Verdone: “Ho un ricordo particolare, quando arrivavo sul set in queste 5/6 settimane trascorse con lui, nella prima parte ci fu una direzione di Sergio Leone, e poi mi ricordo Alberto Sordi che mi chiedeva continuamente di cantare canzoni in napoletano”.
SAL DA VINCI: “MIO FIGLIO FRANCESCO STA FACENDO UNA GRANDE CARRIERA”
Quindi il Festival di Sanremo, con la canzone scritta da Gigi D’Alessio e Vincenzo D’Agostino, di cui Sal Da Vinci scrisse la musica, e poi i figli e il nipotino: “Mio figlio Francesco sta facendo una bella carriera, sono contento è la terza generazione ma c’è anche il mio nipotino Salvatore che già si avvia davanti al pubblico, ha 3 anni. Che nonno sono? Come tutti, i nonni sono un po’ cambiati. Mi ha letteralmente catturato sotto tutti i punti di vista, io mi fermo completamente, finisce il mondo, è una cosa che non si spiega, amore senza filtri e senza regole, avere il motorino acceso col gas senza frenare mai. L’anno prossimo Anna Chiara, l’altra mia figlia, si sposa”.
La conclusione dell’intervista è sui progetti futuri: “Il 19 settembre, il giorno di san Gennaro, sarò a Bagnoli con una grande orchestra, terrò un concerto, unica data in Campania, con un cast stellare di ballerini e acrobati e supervisione artistica di Lello Arena, per poi riprendere in teatro da dicembre, con il teatro Stabile fino a febbraio 2022 al Cilea di Napoli”. Prima di congedarsi la battuta a Serena Autieri: “Se l’avessi incontrato un po’ di anni fa, me la sposavo…”.