Sono intercettazioni ambientali a dir poco scioccanti quelle visionate da Adnkronos inserite dalla Procura di Patti nella richiesta di archiviazione dell’inchiesta per omicidio inerente la morte di Viviana Parisi e del figlio Gioele, 4 anni, ritrovati senza vita nei boschi di Caronia nell’agosto del 2020. La Procura scrive che la deejay 43enne, in seguito ad un incidente stradale avvenuto nella galleria Turdi sull’autostrada Messina-Palermo, avrebbe prima strangolato il figlio e poi si sarebbe tolta la vita lanciandosi da un traliccio. Una condotta figlia dei problemi psicologici di cui gli stessi parenti e amici hanno parlato diffusamente nelle intercettazioni. Agli atti, ad esempio, c’è la testimonianza di un sacerdote di Venetico che vide Vivina da sola davanti la chiesa nell’atto di leggere ad alta voce brani della Bibbia per un’ora intera. Per poi rivolgere al sacerdote questa frase: “Padre Cleto è arrivato il tempo dell’apocalisse”.
Anche il marito di Viviana Parisi nelle intercettazioni conferma che la donna soffriva di manie di persecuzione e che queste potrebbero aver giocato un ruolo decisivo nella sequenza di avvenimenti che ha portato alla morte del piccolo Gioele. Al telefono con l’amico Tonino, il marito Daniele Mondello spiega: “E invece con l’incidente, là si è ca*ata di sotto, chissà cosa gli è sembrato, ha pensato chissà ora cosa succede, o magari gli sembrava di essere inseguita. Perché lei mi diceva così, il fatto di essere seguita…che la seguivano con le macchine grosse… per esempio ti vedeva a te che avevi la macchina, che tu hai la X… là… che ca*zo è… e a lei gli sembrava che inseguivano a lei se è il caso. Diceva che la inseguivano macchine grosse….Aveva questa cosa qua. Sì sì. Che la seguivano, che la guardavano… sì, manie di persecuzione….e si si…si fissava, si fissava..”.
VIVIANA PARISI: IL MARITO, “VOGLIO ALMENO 5MILA EURO PER ANDARE IN TV”
Sempre il marito di Viviana discuteva con il cognato Roberto Parisi il cachet per partecipare alle trasmissioni che si occupavano del caso della moglie e del figlio: “Hanno chiamato papà, Antonio Nicodemo!”, dice il cognato. E Daniele Mondello replica: “Eh. Che è successo?”. “Eeeh…no, niente. No…gli chiedevano…siccome loro non ci sono lì in studio…perché sono a Cosenza per un altro caso…Allora hanno chiesto a papà se… se se la sentiva di andare in studio. Lì a Milano”. “Addirittura…”, interviene il marito di Viviana, con il fratello della donna che conferma: “Sì. Dice che…vabbè…oltre alle spese dei viaggi e tutto quanto…dice che gli danno pure qualcosa”. “Se vuole andare…”, azzarda Daniele. “Però lui non vuole andare perché dice: “minchia! Il coronavirus… poi è una sfacchinata!”, aggiunge il cognato. E Daniele concorda: “Ma infatti, mi sto facendo preparare il messaggio da…”. “Eh, no”, lo interrompe il cognato, “ma infatti io ti ho chiamato perché…perché siccome, so che tu…ti avevano chiesto anche a te… e a questo punto…”. Daniele chiarisce: «No, ma io…io cerco loro molti soldi. Non mi interessa. Se mi vogliono…(incomprensibile) altrimenti non ci vado”. Il cognato replica: “Mi ha detto…ti danno anche qualcosa…Se già mio padre gli ha detto che gli dà dei soldi…eh…tu, pure, gli puoi chiamare e dire: ‘vengo…'”. Daniele Mondello afferma: “Sì. Ma infatti mi sto preparando il messaggio da Claudio (il cugino avvocato ndr). Lo hai sentito ieri…me lo scrivi? Gli ho detto di preparare il messaggio che io…per il fatto dell’associazione…per la serata…per tutto quanto…io ho bisogno di soldi. Va… cioè….Per avere ‘ste cose. Quindi adesso, vediamo…omissis…eh, vediamo. Organizziamo. Io gli avevo detto di no. Ora vediamo Roberto, quanto mi danno, perché sennò non mi muovo. Non mi interessa. Perché non mi interessa”. Il cognato a questo punto interviene: “Io, fosse anche mille euro, ci andrei di corsa”. Ma Daniele Mondello non ci sta: “Ma quale mille euro, Roberto! Sì, mille euro! Ma non esiste! Almeno…ma…il più scarso deve essere cinquemila euro!”.