I PARAGONI CON LE OLIMPIADI
La grande tripletta delle Paralimpiadi Tokyo 2020, nella finale dei 100 metri, è già nella storia: Ambra Sabatini che timbra il record del mondo, Martina Caironi che glielo aveva strappato in batteria e festeggia un’altra medaglia dopo l’argento vinto nel salto in lungo, Monica Contrafatto che conferma la straordinaria impresa dell’Italia. Una grande impresa davvero: le tre ragazze possono realmente essere accostate a quanto fatto dall’atletica maschile alle Olimpiadi. Là l’oro di Marcell Jacobs nei 100 metri, correndo in 9’’80 e cioè il tempo con cui un certo Usain Bolt aveva vinto a Rio de Janeiro, e poi ancora la straordinaria rimonta della 4X100 andando a battere la Gran Bretagna; qui invece l’impresa di un podio tutto tricolore. La differenza, se vogliamo, è che le tre ragazze delle Paralimpiadi Tokyo 2020 erano attese a questo capolavoro: nelle premesse della finale dei 100 metri si diceva già che Sabatini, Caironi e Contrafatto potessero salire sul podio tutte insieme, e così è stato davvero. Esultiamo insieme alle nostre ragazze, nelle Paralimpiadi del record abbiamo anche questa straordinaria impresa… (agg. di Claudio Franceschini)
PARALIMPIADI: LA TRIPLETTA AZZURRA NEI 100 METRI
Sabatini, Caironi e Contrafatto: imparate a memoria questo terzetto perché ha appena scritto la storia dello sport italiano. Lo ripetiamo con tanto di aggiunta di nomi: Ambra Sabatini, Martina Caironi, Monica Contraffatto, è l’ordine d’arrivo dei 100 metri (cat. t63) alle Paralimpiadi di Tokyo. La velocità nell’atletica parla ancora italiano, ma se possibile queste ragazze possibili fanno anche meglio di Marcell Jacobs e dei suoi colleghi velocisti, dominando la prova individuale e andandosi a prendere oro, argento e bronzo. Il metallo più pregiato se l’è messo al collo Ambra Sabatini, 19enne originaria di Livorno e residente a Porto Ercole (Grosseto): nonostante la pioggia ha chiuso la gara in 14″11, stabilendo il nuovo record del mondo. Alle sue spalle, medaglia d’argento, la veterana Martina Caironi, 31enne originaria di Alzano Lombardo (Bergamo) e residente a Bologna, seconda in 14″46. Medaglia di bronzo per Monica Graziana Contrafatto, 40enne originaria di Gela (Caltanissetta) e residente a Roma (14″73).
PARALIMPIADI, STORICA TRIPLETTA NEI 100
Agli Europei di Bydgoszcz, Martina Caironi era stata buona profeta: “Il sogno sarebbe una tripletta“. Accontentata. E’ proprio lei a dare la dimensione dell’impresa realizzata da Ambra Sabatini, ragazza che il 5 giugno 2019 fu travolta da un’auto mentre era in scooter insieme al papà, diretta agli allenamenti di atletica sulle strade dell’Argentario. Seguì l’amputazione della gamba: “Il livello tecnico oggi è alto. Ambra, a 19 anni, ha fatto quel che io ho fatto in una carriera” diceva alla vigilia dei Giochi la 31enne bergamasca, anche per lei un’amputazione arrivata in seguito ad un incidente in motorino. Il senso del gruppo emerge dalle parole della campionessa paralimpica: “Vincere è stato bellissimo, ma l’emozione più bella è il podio a tre“. La dedica più commovente, però, è quella della terza classificata: “Voglio dedicare la mia medaglia a quell’altro Paese che mi ha tolto qualcosa ma in realtà mi ha dato tanto, l’Afghanistan“. Sono le parole di Monica Contrafatto, colpita nel 2012 da caporal maggiore dei bersaglieri in missione in Afghanistan dalle schegge di una bomba durante un attacco alla base italiana. Oggi la gioia più grande: l’orgoglio di non aver mai mollato, fino all’ultimo centimetro.