Il 75% della popolazione degli Usa ha aderito alla campagna di vaccinazione – ricevendo almeno la prima dose – ed è dunque immune al Covid-19. Il dato non sembrerebbe, almeno all’apparenza, eccelso, dato che per ottenere una protezione comune sarebbe necessario arrivare almeno all’80%. Mettendo a confronto la diffusione del vaccino con altre abitudini degli americani, tuttavia, si nota come i sieri siano stati ampiamente ben accolti dalle persone.
Il Cnn ha messo a confronto le percentuali dei vaccinati con altri dati relativi alla quotidiana della popolazione degli Stati Uniti. Uno, in particolare, si equipara con il tasso di immunizzazione, ovvero quello relativo alla percentuale di persone che, a dicembre, addobbano casa con un albero di Natale, vero oppure finto. Il 75% non riesce a farne a meno. Se si considera quanto gli americani amino tale festività, anche la percentuale di adesione alla campagna di vaccinazione assume un altro valore. L’altro dato confrontato, invece, riguarda la passione per gli animali domestici: circa il 60% rivela di averne almeno uno. Un dato di parecchio inferiore a quello relativo a coloro che hanno ricevuto almeno la prima dose del vaccino contro il Covid-19.
Usa, il 75% della popolazione è immune: dati positivi negli ultimi mesi
Negli Usa, ad oggi, il 75% della popolazione è immune, ma nei primi mesi della campagna di vaccinazione in molti hanno opposto resistenza. La battaglia politica sul tema, ad ogni modo, sembrerebbe starsi placando. Coloro che erano inizialmente contro, con il passare del tempo, stanno ammorbidendo le proprie posizioni. Il merito è anche dei giovani, che stanno compiendo passi importanti nei confronti del vaccino: oltre il 50% dei giovani tra i 12 e i 17 anni hanno ricevuto almeno una dose.
In generale, soltanto il 20% della popolazione degli Stati Uniti, in un recente sondaggio realizzato da Axios/Ipsos, ha ammesso che era poco probabile o per nulla probabile che avrebbe aderito alla campagna di vaccinazione contro il Covid-19. I dati sono in netta diminuzione, dato che a gennaio a pensarla in questo modo era addirittura il 40% della popolazione. I no-vax convinti, al momento, sono invece soltanto il 14%. I numeri sono ai minimi storici.