Una lite per un posto in chiesa. Questo il motivo della lite da cui è scaturito lo sparo che ha ferito gravemente il carabiniere Sebastiano Giovanni Grasso, che ora rischia la paralisi. «L’ex marito aveva sorteggiato il primo banco con la nuova compagna, l’ex moglie è rimasta indietro perché non aveva partecipato al sorteggio. Quindi, hanno litigato», ha raccontato il parroco a Pomeriggio 5. La lite ad Acireale è scoppiata all’interno della chiesa tra due ex coniugi durante la prima comunione, ma è proseguita fuori coinvolgendo una decina di persone. Hanno continuato a litigare in strada, nel frattempo sono stati allertati i carabinieri.
«Ad un certo punto sembrava che la lite fosse stata sedata, quindi il carabiniere ha portato la figlia più piccola fuori perché la bimba non voleva più stare in chiesa. Mentre usciva è scoppiata una nuova lite, lui è intervenuto e per una tragica fatalità è stato colpito in pieno», ha raccontato l’inviata del programma. Dopo lo sparo è scoppiato il panico, con persone che sono fuggite da tutte le parti. (agg. di Silvana Palazzo)
CARABINIERE FERITO: IL VIDEO DEGLI SPARI
Non è in pericolo di vita il carabiniere Sebastiano Giovanni Grasso, ferito ieri dopo essere intervenuto per sedare una lite in chiesa ad Acireale. Il vicebrigadiere è stato sottoposto a visite ed esami, poi ad un delicato intervento neurochirurgo per la lesione vertebra-midollare da scoppio. L’operazione è stata eseguita con successo, ma la prognosi resta riservata in merito ad eventuali esiti della lesione. «Sono stazionarie le condizioni del carabiniere, il cui intervento si è concluso nelle prime ore della giornata», ha dichiarato Salvatore Giuffrida, direttore generale dell’Azienda ospedaliera Cannizzaro. Come evidenziato da Gazzettino online, il quadro clinico è serio, anche perché «la lesione, che ha interessato la 6/a vertebra cervicale, ha determinato importanti reliquiari che dovranno essere valutati successivamente».
A tal proposito, ha precisato che il responsabile dell’unità spinale, la dottoressa Onesta, «ha fatto già una prima valutazione clinica circa le condizioni del paziente per quanto riguarda la possibilità del recupero funzionale». Intanto circolano alcune immagini del momento in cui c’è stato lo sparo: il video choc mostra i volti spaventati dei bambini all’altare per la prima comunione. (agg. di Silvana Palazzo)
CARABINIERE RISCHIA PARALISI
Sono gravi le condizioni del carabiniere, ferito ieri ad Acireale in seguito ad un suo intervento al fine di sedare una lite esplosa nei pressi della chiesa Santa Maria Ammalati, al termine della cerimonia delle prime comunioni. Il vicebrigadiere 43enne è stato colpito al collo e ricoverato all’ospedale Cannizzaro di Catania dove è giunto in gravi condizioni. L’uomo, come spiega Adnkronos, è stato sottoposto nella notte ad un delicato intervento chirurgico condotto dall’equipe del dottor Salvatore Cicero dell’Unità Operativa Complessa di Neurochirurgia ma rischia la paralisi.
Nella tarda serata di ieri è stato arrestato un uomo di 69 anni con l’accusa di tentato omicidio. Si tratta di colui che, secondo le accuse, avrebbe estratto la pistola e esploso il colpo che avrebbe ferito in maniera gravissima il carabiniere fuori dal servizio e presente alla cerimonia per la comunione del figlio. Il vicebrigadiere era intervenuto in soccorso ai colleghi carabinieri per una rissa che aveva coinvolto una decina di persone. L’arrestato, come spiega Fatto Quotidiano, sarà ora condotto nel carcere di Catania Piazza Lanza, così come disposto dal magistrato di turno della Procura di Catania. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
CARABINIERE FERITO DOPO CERIMONIA PRIMA COMUNIONE
Un carabiniere è stato ferito gravemente con un colpo di pistola ad Acireale, in provincia di Catania, dopo essere intervenuto fuori da una chiesa per sedare una lite. Si tratta del vicebrigadiere Sebastiano Giovanni Grasso, che era fuori servizio quando è scoppiata la lite. Il 43enne si trovava nella chiesa di S. Maria degli Ammalati, nella frazione di Guardia Manfano, in quanto il figlio aveva ricevuto la prima comunione. Ma intorno alle 20 circa sul sagrato è scoppiata una lite tra le famiglie di due ex coniugi, genitori di un altro bambino che aveva fatto la comunione.
Il carabiniere, assistendo alla lite che stava coinvolgendo una decina di persone, ha deciso si intervenire per aiutare una pattuglia di colleghi che erano intervenuti in quel momento per sedare l’alterco. Quindi, si è avvicinato al gruppo, quando all’improvviso è stato colpito al collo da un proiettile esploso da un uomo di 69 anni.
CARABINIERE FERITO PER SEDARE LITE
Il colonnello Rino Coppola, comandante provinciale di Catania, ha spiegato – come riportato dal Corriere della Sera – ha ricostruito la dinamica dei fatti, chiarendo che la rissa «ha coinvolto circa dieci persone e Grasso è intervenuto per aiutare i colleghi pur essendo fuori servizio. Un uomo all’improvviso ha sparato un colpo che lo ha colpito». Il vicebrigadiere è stato quindi trasportato presso l’ospedale di Catania, invece l’aggressore è stato subito bloccato sul posto dai carabinieri, che lo hanno fermato con l’accusa di tentato omicidio. Pare che il sottufficiale sia vigile e cosciente, ma non riesca a muovere le braccia e le gambe.
Il timore è che abbia riportato una lesione al midollo. Al momento si trova ricoverato con prognosi riservata all’ospedale Cannizzaro. Secondo quanto riportato dall’AdnKronos, il carabiniere Sebastiano Giovanni Grasso sarà sottoposto ad un’operazione chirurgica.